Con la riformulazione e la successiva approvazione dell’emendamento 28.01 a firma Porta, Di Sanzo, Toni Ricciardi e Carè, e della conseguente approvazione degli emendamenti analoghi al decreto sulle organizzazioni delle Pubbliche Amministrazioni, si è fatto un passo avanti nel rafforzare la dotazione organica della rete diplomatico-consolare italiana.
Tuttavia, questo non risponde pienamente alle loro proposte di immettere nel circuito lavorativo personale già formato da impiegare subito, espletando un concorso ad hoc per “i dipendenti a contratto di cittadinanza italiana”.
I parlamentari del Pd assicurano di continuare a battersi affinché siano immessi nei ruoli, tramite apposito concorso, personale già formato, scelto tra gli impiegati a contratto, in grado di colmare l’attuale carenza di organico nelle sedi estere del MAECI (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale) che si riflette fortemente sull’efficienza dei servizi rivolti ai connazionali.