Si è chiusa la legislatura 2019-2023 e si è aperta quella 2023-2027. Oggi si è votato per il rinnovo del Consiglio nazionale, la “Camera bassa” che rappresenta il popolo, composto da 200 membri, in rappresentanza dei Cantoni svizzeri ripartiti per il numero dei cittadini residenti.
La partecipazione al voto ben sotto il 50%, come vuole la tradizione elvetica, che vede i cittadini distanti dagli interessi politici.
Potevano votare tutti i cittadini svizzeri che hanno compiuto 18 anni, gli svizzeri all’estero che si sono iscritti nel registro degli elettori dell’ultimo comune di residenza e i doppi cittadini.
Quattro anni fa la grande avanzata verde rischiò di scompaginare il quadro politico svizzero che vedeva una solida maggioranza Unione democratica di centro/Liberali.
Come sono andate quest’anno le elezioni politiche? Dei 6000 candidati in corsa per il Consiglio nazionale solo 200 di loro sono stati eletti. Tutti i nomi si conosceranno in tarda serata e domani mattina.
Vediamo se i primi risultati disponibili vanno nella direzione dei sondaggi pre-elettorali: calo dei verdi (attorno al 10%), avanzata dei socialisti (+1,5%)e dell’Unione democratica di centro (28,5%).
E i sondaggi pare non abbiano sbagliato: l’Udc sfonda e sfiora il 30% (29%), i Verdi scenderebbero al 9,2% con ben sei seggi in meno, il Partito socialista dovrà accontentarsi di un solo seggio in più. Il Centro cresce di un paio di seggi e i Liberali sono in calo.
Vittoria della destra svizzera a San Gallo (34%), Argovia (35%), Grigioni (35%), Basilea Campagna (35%). Al momento, non si conoscono ancora i risultati di Zurigo, Ginevra e Basilea città. I Socialisti risultano vincitori solo nel canton Vaud.
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