Voto UE nei consolati italiani di Svizzera e Regno Unito

toni_votoeuropeoInterrogazione parlamentare di Toni Ricciardi (Pd, ripartizione Europa) sulla partecipazione al voto alle prossime elezioni europee 2024 dei cittadini italiani residenti nel Regno Unito e in Svizzera.

Toni Ricciardi (deputato eletto nella ripartizione Europa – Pd ha presentato un’interrogazione al ministro degli Esteri Antonio Tajani e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in merito alla partecipazione al voto alle prossime elezioni europee previste tra il 6 e il 9 giugno 2024 dei connazionali residenti nel Regno Unito e in Svizzera.

Nella premessa l’onorevole Toni Ricciardi sottolinea che le elezioni europee non si svolgono per corrispondenza e che “a causa dell’esito del referendum del 2016 sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea, conclusosi con un voto favorevole all’uscita dall’Unione, il Paese non partecipa alle elezioni del Parlamento europeo”.

Il deputato del Partito democratico aggiunge che “si stima attualmente che siano più di 400 mila i connazionali che vivono nel Regno Unito. Se a questi si aggiungono i circa 300 mila italiani in Svizzera sono più di 700 mila gli aventi diritto al voto italiani che risiedono nello spazio geografico europeo che non potranno votare il prossimo anno a meno di non intraprendere uno “scoraggiante” – in termini di propensione alla partecipazione al voto – viaggio nella Penisola per esercitare questa importantissima prerogativa”.

“Nel Regno Unito – ricorda Ricciardi – sono presenti tre consolati italiani, ovvero il consolato generale di Londra, Manchester ed Edimburgo” e che “nella Confederazione Elvetica sono presenti quattro Uffici consolari rispettivamente nelle città di Basilea, Ginevra, Lugano e Zurigo”, per cui chiede ai Ministri interrogati se “non intendano adottare iniziative per prevedere forme transitorie di allestimento dei seggi elettorali nei citati Paesi presso i consolati italiani, e ove possibile presso i consolati onorari, per permettere e favorire la partecipazione al voto degli italiani residenti in Gran Bretagna e nella Confederazione Elvetica”.