È il più grande. Il più internazionale. Il più celebre. Poeta, documentarista, produttore, autore e star del cinema italiano ed internazionale. Il regista dell’Ultimo tango a Parigi con Marlon Brando e Maria Schneider (1972) è morto a 77 anni. La sua Parma, dove era nato nel 1941, le terre della Bassa e della collina che la circondano, sono entrate in molti suoi film, soprattutto con Novecento.
Bernardo inizia il suo percorso cinematografico lavorando come assistente del rivoluzionario e fantastico Pier Paolo Pasolini. Il primo film La commare secca con impronta tipicamente pasoliana. In seguito Prima della rivoluzione che diventa “una scrittura a chiave” di La Certosa di Parma manifesto cinematografico che annuncio il suo esordio. Dopo regie minori e vedi La luna del 1979, Bernardo si traferisce a Londra. Appena dieci anni dopo arriva la sua grande opera L’ultimo imperatore (1987). Con quel film Bernardo Bertolucci si aggiudicò ben nove Oscar.
Ma non solo, nell’anno 2007 ricevette il Leone d’oro alla carriera alla 64esima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 2011 la Palma d’oro onoraria al 64esimo festival di Cannes. Negli anni successivi sono arrivati altri film tra i quali Piccolo Buddha (1993) con Keanu Reeves, ambientato in Tibet. Negli ultimi anni invece film meno visti e in alcuni casi meno riusciti. Da ricordare l’ultimo, Io e te, del 2012, tratto dal libro di Nicolò Ammaniti.
Con Bernardo ci ha lasciati uno dei più grandi intellettuali liberi e rivoluzionari del cinema europeo. Grazie Bernardo per averci dato luce e ombra nel cinema. Ci mancherai.