Vivere su Marte: fiction o reality?

marteVarato un programma che prevede la durata di 1000 anni per assicurare la vita umana.

Non molto tempo fa, il progetto Mars One dell’olandese Bas Lansdorp ha suscitato un’ondata di clamore. Infatti, voleva portare la gente sul pianeta rosso già nell’anno 2022. Ma sarà veramente possibile? Per tanto tempo si è sognato di visitare Marte. E anche tanti autori di libri di fantascienza hanno immaginato una vita su Marte. Ma tutto ciò ben presto non resterà solo fantascienza ma diventerà realtà, dato che abbiamo sufficienti ragioni per spostarci su un altro pianeta per i problemi irrisolvibili sulla Terra.

EQUIPAGGIO IN UN IGLOO
Anche se la Nasa parla già dell’invio di un equipaggio specializzato su Marte, il clima estremo del pianeta mette alcuni sassi sul percorso degli scienziati, che però non si limitano a questo problema. La soluzione potrebbe essere una casa di ghiaccio (cupola gonfiabile con un’intercapedine in cui posizionare dell’acqua, che si giacerebbe per la temperatura esterna di Marte), che garantirebbe sufficiente riparo dal forte vento solare e dalle radiazioni cosmiche.
Ma questo igloo sarebbe inoltre molto ospitale da vivere, poiché iniettando una piccola quantità di anidride carbonica, (di cui l’atmosfera di Marte è ricca) riscalderebbe la casa di ghiaccio grazie all’effetto serra. Dunque, possiamo trasformare il pianeta rosso nel pianeta azzurrino ora che sappiamo che da un lato Marte una volta era un pianeta più caldo e ci dovevano essere stati grandi laghi e fiumi e dall’altro sappiamo ora come “riscaldare” il pianeta freddo. Infatti, bisognerebbe soffiare abbastanza gas serra nella sua atmosfera. Ma se ciò è possibile, chi andrà per prima sul pianeta rosso?

NEL 2024 VIAGGIO DI SOLO ANDATA
Nell’anno 2014 quattro italiano hanno passato la prima selezione per partecipare come pionieri di una nuova civiltà, ma chi sono queste persone che con pochi oggetti personali ed un biglietto di sola andata per Marte nell’anno 2024 diranno addio definitivamente alla Terra. L’imprenditore ed ex ricercatore dell’University of technology di Delft, Bas Lansdorp ha finanziato tale progetto chiamato Mars One.
I primi quattro “marsonauti” tra cui Davide Micheli, 50 anni, Esther Bonomi, 24 anni, Pietro Aliprandi, 28 anni e Silvia Favaro 33 anni. Il programma “Mars One” comprende sei gruppi di persone miste. Ma solo un team affronterà la prima missione. In fila studenti, impiegati, professori e disoccupati tra i 18 ai 50 anni.

IL PROGETTO DI 1000 ANNI
Un calendario mostrerà un possibile percorso per l’evoluzione su Marte: il progetto che durerà 1000 anni, inizierà con una serie di spedizioni di 18 mesi. Dove ogni squadra installerà una piccola unità residenziale. E ciò dopo sei mesi di volo su Marte; dopo 100 anni rilascio della CO2 legata ai cappucci polari l’atmosfera si assottiglia.
Inizia lo scongelamento del ghiaccio; dopo 200 anni pioggia e acqua non appena una quantità sufficiente di CO2 nell’atmosfera innalza la temperatura. E ciò contribuirà alla colonizzazione di batteri e alghe; dopo 600 anni il pianeta rosso inizia a trasformarsi. Piante e fiori nascono, i microbi creano una copertura del suolo e producono abbastanza ossigeno; dopo 900 anni l’ energia è in crescita. Ma all’inizio verrà prodotta da centrali nucleari ed eoliche. A lungo termine, verranno utilizzati reattori a fusione (se potranno essere costruiti) per fornire energia elettrica: dopo 1000 anni le persone su Marte potranno uscire solo con apparecchi respiratori.