Una vittoria annunciata per la Lega: 57,5 per cento del centro destra contro il 37,5 per cento dell’alleanza Pd-M5Stelle. Ora, Matteo Salvini calvalca in sella dell’Umbria per conquistare le altre regioni italiane dove si voterà il prossimo anno: Emilia Romagna (domenica 26 gennaio 2020) e a seguire Calabria, Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto. Appuntamenti elettorali che segneranno la vita politica italiana dei prossimi mesi.
Ecco perché tanta attenzione e tanta importanza per le elezioni di domenica scorsa. Una piccola Regione senza sbocco al mare. 900 mila abitanti. All’estero sono più conosciute le cittadine di Assisi, Gubbio e Spoleto che il nome della Regione: Umbria.
L’Umbria è sempre stata una roccaforte della sinistra. Ma gli elettori e le elettrici hanno deciso di svoltare a destra premiando la Lega e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Un esito previsto dopo le dimissioni della governatrice del Pd Catiuscia Marini travolta da un’inchiesta sulla sanità regionale. A raccogliere la delusione e il malcontento ovunque c’è il salvinismo. In Umbria ha raccolto il 38 per cento.
E i Cinquelle Stelle? Malissimo, appena l’otto per cento. E il Pd fermo al 22,4 per cento. Un colpo che non intatta al momento il governo italiano giallorosso retto proprio da Pd e M5Stelle.