Signor Ambasciatore Cornado, dalle Nazioni Unite di Ginevra all’Ambasciata d’Italia in Berna. É sempre la Svizzera, ma la missione è diversa?
Certo, la missione è diversa: prima rappresentavo l’Italia presso le Organizzazioni Internazionali con sede a Ginevra, nella cosiddetta “Genève Internationale”, ora invece rappresento l’Italia e i cittadini italiani in Svizzera.
La vicinanza geografica e l’amicizia che lega la Svizzera all’Italia rende il suo lavoro più facile rispetto alle sedi di New York e Montreal dove ha prestato servizio per molti anni?
Lo rende senz’altro più facile dal punto di vista “logistico”, vista la vicinanza geografica dei due Paesi che condividono la più bella frontiera d’Europa, ma altrettanto facile dal punto vista qualitativo, visti i profondi rapporti di amicizia che legano l’Italia alla Svizzera, al Canada e agli Stati Uniti e alle straordinarie comunità italiane che vivono in questi tre splendidi Paesi
Come pensa di conciliare le relazioni con la Confederazione Elvetica e la comunità italiana che in Svizzera è storicamente molto significativa?
Le relazioni con la Confederazione Elvetica e con la nostra collettività sono inscindibili, sono la priorità del mio mandato e la ragion d’essere della mia presenza qui. Gli Italiani rappresentano infatti l’8% della popolazione, sono parte integrante di questo Paese, sono uno dei cuori pulsanti della Svizzera che hanno contribuito a costruire con il loro lavoro, il loro sacrificio e il loro ingegno.
Le strutture consolari italiane locali sono confrontate con una crescente domanda di servizi da parte connazionali. Il servizio passaporti è quello più richiesto. Purtroppo, non sempre la risposta è rapida. Crede che si potrà fare qualcosa per migliorarlo?
Me lo auguro. Purtroppo abbiamo problemi di risorse umane che sono altamente qualificate ma insufficienti. L’elevato costo della vita in Svizzera non incoraggia infatti le candidature di personale proveniente dall’Italia presso la nostra Ambasciata e i nostri Consolati. Mi rendo conto, quindi, che le attese sono lunghe e me ne scuso con i nostri connazionali. Faremo di tutto per gestire al meglio le emergenze e le esigenze improvvise che dovessero presentarsi. Ciò che suggerisco ai cittadini italiani è di verificare regolarmente la data di scadenza del loro passaporto e di prenotare l’appuntamento per richiederne il rinnovo almeno sei mesi prima. Ricordo inoltre che i connazionali possono viaggiare in Europa (Gran Bretagna esclusa) anche con la carta d’identità.
Grazie e buon lavoro, Signor Ambasciatore!