Toyota Camry torna in Europa, ma non in Italia

CamryLa berlina giapponese nasce nel lontano 1982 ed è una delle auto più vendute al mondo.

Dopo ben 14 anni Toyota Camry tornerà presto in Europa. Con queste parole rilasciate pochi giorni fa, Toyota Europe ha indubbiamente reso felici migliaia di fan nel Vecchio Continente. Ma per quanto riguarda l’Italia, per il momento, rimane tutt’ora un’incognita.

Per ora, la conferma arriva già da diverse divisioni di Toyota sparse per tutta l’Europa, a partire da Toyota Irlanda, Gran Bretagna, Norvegia fino ad arrivare a quelle a noi più vicine come Germania, Francia, Austria e Svizzera. Una delle poche, se non a questo punto l’unica a non riportare ancora alcuna notizia, sembra proprio essere Toyota Italia.

Per cercare di convincere i vertici della sede italiana, alcuni fan del marchio nipponico, hanno deciso di unire le proprie forze lanciando persino una nuova pagina intitolata “camry_italia” su uno dei social network più importanti del momento, Instagram.

Gli ideatori hanno ben pensato di usare anche un hashtag (#savethecamry ossia “salviamo la Camry”), per poter diffondere più facilmente questo progetto e rendere partecipi quante più persone possibile, perché l’intento è proprio quello di salvare la Toyota Camry e dare quindi la possibilità anche ai clienti italiani di poter acquistare questo fantastico modello, senza alcuna distinzione rispetto a tutti gli altri clienti europei e non.

Camry è infatti presente anche in molte altre nazioni nel Mondo. Negli Stati Uniti ad esempio, dove da molti anni a questa parte sta riscontrando molto successo, continua ad ottenere numerosi riconoscimenti. Tra i più recenti vi sono quelli come “best midsize sedan for the money and families” e “best selling car” (rispettivamente “miglior berlina per costi e famiglie” e “miglior berlina in vendita”). A conferma che la nuova Camry è una berlina di tutto rispetto, che piace molto e che molto probabilmente, otterrebbe un buon riscontro anche nel Bel Paese.

Toyota Europe fa inoltre sapere che quest’auto sarà disponibile in motorizzazione esclusivamente hybrid, con un motore 2.5 a benzina con potenza massima di 208 CV. Potrebbe essere proprio questo il cavallo di battaglia per rendere popolare la camry in Europa, ma in particolar modo in Italia, dove in questi ultimi anni l’ibrido si sta facendo sempre più strada e sta riscontrando una crescita continua che non dimostra affatto alcun cenno a diminuire.

Toyota Camry andrà a posizionarsi nel segmento D/E andando così a rimpiazzare la “vecchia” Avensis e andrà ad aggiungersi alla lista di auto costruite sulla nuova piattaforma TNGA, già nota e apprezzata grazie alla quarta generazione di Prius e CH-R.

Non ci resta che sperare che Toyota Italia si unisca a tutte le altre divisioni europee che hanno già confermato la notizia.