Oggi dobbiamo salutare il regista Carlo Vanzina, che si è spento a 67 anni nella sua amata Roma. A dare la notizia è stata la moglie Lisa ed il fratello Enrico: “Ancora troppo giovane e nel pieno della sua maturità intellettuale”. Se ne è andato colui che fu amato da milioni di spettatori e regalò con i suoi film allegria e humor.
Già da piccolo voleva fare il critico cinematografico. Anni dopo raccontò che “da ragazzino teneva degli album che riempiva con tutti i film che aveva visto, scrivendo le sue personali mini-critiche e dando ai film visionati le stelline”. Si definiva “un vero malato di cinema”. Iniziò il suo percorso cinematografico lavorando come assistente di Mario Monicelli.
Carlo e suo fratello Enrico insieme (Vanzina) si dividevano i ruoli, Carlo da regista ed Enrico da sceneggiatore. I due autori sono diventati una ditta e hanno raccontato con il linguaggio del cinema popolare l’Italia e i suoi cambiamenti, basato su comicità, humor ed uno sguardo aguzzo e sensibile allo stesso modo.
“È bello lavorare con un fratello, perché ci si capisce al volo. Abbiamo la stessa educazione, lo stesso background e ridiamo per le stesso cose”, commentava Carlo il lavoro col fratello.
Poi nel 1983 arrivò il primo e grande successo con Sapore di mare. Il primo film sulle vacanze. Non era la sua intenzione intitolarlo così, ma dovutamente scelto perché i diritti del nome Sapore di sale erano già stati acquistato da Neri Parenti.
Con il film incassò 10 miliardi di lire. Il successo lo portò a registrare una versione invernale e natalizia con Vacanze di Natale. Una vera commedia all’italiana, che diventò manifesto di una generazione spensierata, anche se il film era ambientato agli anni ‘60. Ma ciò corrispondeva alla libertà e alla leggerezza, facendo scattare alla nuova generazione il meccanismo d’identificazione. E dunque, da quei due successi che nasce l’etichetta del regista del cinema vacanziero.
Ma ben presto i due fratelli cambiarono direzione sperimentandosi nell’atmosfera noir con la pellicola Mystere del 1983, e nella vivace Milano con il film Via Montenapoleone, e Yuppies (i giovani di successo), inerente allo yuppismo nell’Italia degli anni ‘80.
In più di 70 film e serie televisive Carlo Vanzina ha raccontato le diversità sociali lanciando successi con “commedie vacanziere” ed altri titoli come Eccezziunale veramente del (1982) con Diego Abatantuono. Gli ultimi film non sono stati da meno: Non si ruba in casa dei ladri (2016) e Caccia la tesoro (2017).
Carlo non c’è più ma quello che ci rimane sono le sue commedie che tanto ci hanno fatto e continueranno a farci ridere: una visione sull’Italia ed il suo cambiamento, riuscendo così con suo fratello Enrico a firmare l’amore del pubblico.
Ciao Carlo.