Dalla politica estera alla politica interna. Nel Parlamento europeo e nel voto per la Commissione europea sono su posizioni contrapposte. E poi i tanti temi di politica italiana che li vede su posizioni diverse.
Tante le divisioni nel governo italiano tra Lega e Movimento cinque Stelle. È quasi rottura definitiva tra i due alleati della maggioranza giallo-verde. L’escalation è avvenuta oggi, in pochissime ore.
Il leader della Lega Matteo Salvini lancia la provocazione al capo dei grillini, suo alleato di governo: “Nell’Unione europea i Cinque Stelle sono al governo con il Pd”. Risponde Luigi Di Maio: “Colpiti alle spalle dalla Lega”. “Replica in diretta da Salvini: E’ venuta meno la fiducia con l’alleato”. E Di Maio riunisce i suoi e annuncia: “Se la Lega vuole le elezioni lo dica. Noi siamo pronti”.
Accuse e insulti. Come possono convivere due forze politiche quando le liti salgono di tono e raggiungono il livore di queste ore? Lo scontro in atto è reale. Salvini tenta il colpo finale di ko per portare Di Maio a rassegnarsi all’egemonia delle Lega.
Il famoso contratto stipulato lo scorso anno, dopo le elezioni di marzo, sembra essere diventato cartastraccia. È tutto da rifare. Come? Al voto a settembre oppure nella primavera prossima.