Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha firmato il decreto che approva il documento contenente le modalità di emissione della Carta di identità elettronica (CIE) per i cittadini italiani residenti all’estero attraverso la rete dei consolati.
Il documento tecnico-organizzativo, predisposto con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, indica le modalità con le quali la CIE potrà essere richiesta ed emessa, direttamente nei Consolati, nei Paesi dell’Unione Europea ed in quelli nei quali la Carta di identità elettronica garantisce libertà di circolazione (Svizzera, Monaco Principato, San Marino, Norvegia, Città del Vaticano, Liechtenstein, Andorra, Islanda).
I consolati sono autorizzati all’emissione della CIE, in favore dei cittadini italiani che ne faranno richiesta, in base al Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2015 che ha stabilito le modalità tecniche di emissione della Carta di identità elettronica.
Il sistema sarà preceduto da una fase preliminare di sperimentazione che coinvolgerà i consolati di Vienna, Atene e Nizza. Il decreto è ora alla firma del ministro Moavero Milanesi.
Gongola il parlamentare della Lega eletto in Europa, Simone Billi: “A dimostrazione di quanto la Lega ed il Ministro Salvini siano vicini ai problemi di noi italiani residenti all’estero”. La replica a distanza del Segretario Generale del Cgie, Michele Schiavone: “Un atto dovuto. Dopo promesse e rinvii, che sia la volta buona!”.
Ma c’è un lato ironico della faccenda. Per ora in Italia i tempi sono più lunghi. Ci vogliono fino a quattro mesi a Roma, tre a Torino. A Milano bisogna aspettare settembre.