“Abbiamo il dovere di rivendicare con orgoglio quello che siamo, la costruzione faticosa di questa comunità che è l’insieme di tante storie e culture. Abbiamo bisogno di tornare alla formazione politica; io sono testimonianza di una generazione politica che ha vissuto quando i partiti consentivano a persone come me, sono il primo laureato della mia famiglia, di girare il Paese senza sentire lo svantaggio sociale delle condizioni dalla quale venivo.
La crescita delle nuove generazioni, il far sentire vivo e possibile l’ascensore sociale lo si fa destinando quelle poche risorse che abbiamo per far venire fisicamente le ragazze e i ragazzi nei luoghi di incontro
perché online, sul web, si possono costruire grandi operazioni ma che senza contenuto, idee, pensiero, restano bolle vuote.
Restiamo uniti, seduti tutti allo stesso posto e affrontiamo le grandi questioni di questo tempo, dando forma e sostanza alle parole progressista e riformista. Dobbiamo concettualmente e dal punto di vista
identitario correggere le perversioni di un mercato che non sa autoregolarsi.
Se partiremo da questi pochi punti, se faremo queste cose potremmo.rivendicare con forza l’orgoglio di una grande comunità
politica”.