“Riapriamo il Modern Automata Museum”

Guido_AccascinaGuido Accascina ha fondato diciotto anni fa - in Montopoli di Sabina, provincia di Rieti - il Modern Automata Museum, museo dedicato agli automi: sculture meccaniche, in carta, legno e metallo. Gli automi raccolti nel museo sono costruiti da artisti di varie parti del mondo. Ora è chiuso a causa del terremoto.

Guido, il museo è chiuso, a causa del terremoto che colpì il Centro Italia. Com’è la situazione ora?
Il museo è chiuso da ottobre 2016. Durante la seconda scossa di terremoto la struttura (Castelletto di Vezzano, IX secolo d.C.) si è mossa in un modo che mi ha spaventato, provocando lesioni e cadute di calcinacci, e da quel momento abbiamo chiuso. Continuiamo a portare in giro le mostre itineranti e a costruire automi nelle scuole, ma gli automi del museo, che sono centinaia, non avendo più una sede, sono immagazzinati sotto i letti e sopra gli scaffali della casa dove abito. Abbiamo chiesto aiuto alla regione Lazio e a tutti i comuni della zona, ma pare che sia impossibile trovare cento metri quadrati di proprietà pubblica dove trasferire le collezioni e riaprire il laboratorio. Quest’inverno indirizzeremo una richiesta di aiuto ad altre regioni e ad altri paesi europei sperando di risolvere così la questione, con grande dolore perché dovremo lasciare questa regione.

Un museo di automi. L’idea come ti è venuta?
Il desiderio è nato a Londra, tanti anni fa, visitando il Cabaret Mechanical Theatre, un piccolo museo di automi a Covent Garden. Mi sembrò simile all’Aleph di Borges o ai tagli di Fontana, una piccola cesura sulla superficie della razionalità che permetteva di guardare oltre, verso un mondo surreale, ricco di relazioni inedite e divertenti”.

Bambini e adulti si divertono un mondo in questo museo, racconta Accascina. Speriamo che il Modern Automata Museum possa trovare al più presto una nuova sede.

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