Matteo Renzi dopo aver incassato il via libera del segretario del Pd Nicola Zingaretti per la formazione del nuovo governo, sta dando un altro colpo di acceleratore per tornare in scena da protagonista. Se per il Conte2 è stato un Kingmaker, ora vuole i riflettori su di sé. Si fa il suo gruppo parlamentare e poi il proprio partito.
Pensava di farlo all’appuntamento della Leopolda che si terrà a Firenze dal 18 al 20 ottobre, invece ha dato un colpo di gas. Alla Leopolda vuole andarci con la scelta già fatta e con il nuovo partito pronto. Renzi è «gasatissimo» impegnato a lavorare al nome della sua nuova creatura che sarà un cocktail tra Italia del sì, Italia in crescita.
Parla di «separazione consensuale» dal Pd. Ma non è così. La segreteria di Nicola Zingaretti gli risponde a muso duro: “Non esistono separazioni politiche consensuali”.
Tutta l’operazione non potrà non avere conseguenze, oltre che sull’assetto futuro del centrosinistra, anche sulla navigazione del governo. Renzi vuole dire ufficialmente la sua sulle scelte dell’esecutivo dei prossimi mesi, senza escludere il successore di Sergio Mattarella nel 2022.
Non sarà facile per Renzi spiegare all’Italia le sue ragioni, anche se è convinto di avere ancora un forte appeal nell’elettorato. Vedremo…vedremo se anche qualche parlamentare eletto all’estero lo seguirà. Nei prossimi giorni lo sapremo.