Relazioni pericolose e sicurezza della privacy

Internet Sicurezza Social MediaLa sicurezza in rete è un tema molto dibattuto da diverse agenzie sociali, educative e commerciali.

Da quando le applicazioni di Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram etc. si sono diffusi in modo esponenziale in tutto il mondo, i rapporti umani sono cambiati ed è diminuita la sicurezza della privacy.

Con l’espressione di “social media” vengono definite “le tecnologie che si utilizzano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio file”.
Il tema della sicurezza dei social media sta diventando un fenomeno di interesse globale. Le aziende e le persone non la devono sottovalutare, perché i rischi sono notevoli e anche noi di italoblogger la dobbiamo prendere in seria considerazione.

Negli ultimi giorni è stato preso di mira il network più popolare del mondo, Facebook, per aver permesso a terzi l’accesso ai dati degli utenti di Facebook. I dati di circa 50 milioni di utenti sono stati utilizzati dall’azienda Cambridge Analytica per influenzare le votazioni alla candidatura presidenziale degli USA.

L’insinuazione che Facebook abbia “falle” nella propria sicurezza è in parte confermata dallo stesso proprietario di Facebook Marc Zuckerberg, che più volte ha sottolineato che gli utenti di Facebook debbano essere protetti ulteriormente. Per questo motivo al team Facebook si aggiungeranno 4500 addetti ai controlli operativi di sicurezza.

Questo è confortante, però ragionando si arriva alla conclusione che gli utenti di Facebook non pagano per l’utilizzo della piattaforma. Non pagano con soldi ma con le loro informazioni, che Facebook utilizza per pubblicità personalizzate e per usufruire dei dati messi a disposizione da parte degli utenti di Facebook. Ma chi ne usufruisce, a volte, è mal intenzionato.

Quindi, quando noi utenti inconsapevolmente postiamo le nostre foto delle vacanze, scriviamo messaggi e definiamo i nostri gusti in vari campi e li condividiamo con facilità su Facebook, non pensiamo che i dati possono venire acquistati da aziende e privati malintenzionati, che raccolgono le nostre informazioni inerenti la nostra sfera familiare, il luogo d’abitazione e le abitudini che abbiamo nel campo lavorativo. Noi tutti lasciamo delle tracce precise e un nostro ritratto, che potranno essere bersagli di vari tipi.

Ma con un po’ di prudenza gli utenti dei social non saranno mai vittime di attacchi sui loro profili, se sapranno proteggersi in modo sicuro ed efficace con una password personale, verificando via via coloro ai quali si dà l’amicizia e impostando un codice di sicurezza prima di entrare nella piattaforma.

Cari lettori e care lettrici lascio a voi la valutazione dei i social…

Fonti:
ConfconsumatoriRepubblicaSocial Clusit