Il 29 marzo gli italiani vanno al voto, in Patria e all’Estero. Non appena la Corte di Cassazione ha dichiarato legittima la richiesta di referendum confermativo popolare sul testo di legge costituzionale recante “modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, il governo ha subito deciso la data del voto: il 29 marzo 2020.
La riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. L’istituto dei senatori a vita è conservato fissandone a 5 il numero massimo (finora 5 era il numero massimo che ciascun presidente poteva nominare). Ridotti anche gli eletti all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4.
Come votare? Chi è d’accordo con il taglio dei parlamentari dovrà votare SI’ e chi è contrario dovrà votare NO. Per il NO è schierato il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero guidato dal Segretario Michele Schiavone: “Lo squilibrio nella rappresentanza dei cittadini residenti all’estero rispetto a quelli residenti in Italia diventerebbe insostenibile”.
Gli elettori e le elettrici italiani residenti all’estero riceveranno il plico elettorale nelle proprie case come è avvenuto per le elezioni politiche. A tal fine, si raccomanda quindi di controllare e regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio consolato.
Chi invece vorrà recarsi al comune di residenza in Italia, dovrà comunicarlo per iscritto al proprio Consolato entro l’8 febbraio. Solo così gli elettori che scelgono l’opzione riceveranno dai rispettivi Comuni italiani la cartolina-avviso per votare presso i seggi elettorali in Italia.
Per tale comunicazione si può anche utilizzare l’apposito modulo scaricabile dal sito web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.