Quel terremoto in Belice la notte di 52 anni fa!

beliceUn violentissimo terremoto di magnitudo 6,4 alle ore 3.01 nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 colpì una vasta area della Sicilia occidentale, la Valle del Belìce, compresa tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo.

Oltre 300 morti e centomila sfollati. Questo il bilancio del terremoto che nel gennaio 1968 ebbe inizio in Sicilia occidentale. Un lungo periodo sismico che terminò nel mese di febbraio del 1969, caratterizzato da numerose scosse, le più forti delle quali si verificarono tra il 14 ed il 25 gennaio 1968. La più distruttiva di magnitudo 6,4 alle ore 3.01 nella notte tra il 14 e il 15 gennaio.

Il 14 gennaio 1968 furono avvertite le prime scosse: tremò tutta la Sicilia occidentale, non si registrarono crolli ma la gente fu presa dal panico e decise, fortunatamente, di dormire all’aperto, avvolta in coperte o in macchina, sulle piazze dei paesi o in aperta campagna.

In piena notte, infatti, si verificò una scossa violentissima che colpì la Valle del Belice, dove subirono danni gravissimi Gibellina, Salaparuta, S. Ninfa, Montevago, Partanna, Poggioreale e Santa Margherita Belice, compresi nei territori delle province di Trapani ed Agrigento che, all’epoca del terremoto, non erano classificati sismici.

La ricostruzione è stata lenta e incompleta. Inchieste giudiziarie concluse senza colpevoli. E dopo tutti questi anni gli amministratori del Belice sono costretti ancora ad appellarsi allo Stato per avere fondi mentre in Friuli (terremoto 1976) è da tempo chiusa la ricostruzione post-terremoto. E poi sono arrivati i terremoti in Irpinia e in Abruzzo con le ferite ancora aperte. Perché?

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