Mahmood a Zurigo intervistato da italoBlogger

mahmoodMahmood, pronto per rappresentare l’Italia per la seconda volta all’Eurovision Song Contest, ha fatto tappa a Zurigo con il tour europeo iniziato con una data speciale al Bataclan di Parigi. Un luogo simbolico, unico che ha permesso all’artista vincitore di Sanremo 2019 e 2022 di tornare sul palco. (foto italo_men_zh)

Il nuovo tour europeo, iniziato alla grande con un concerto davvero da “brividi” al Bataclan di Parigi ha portato il cantante italo-egiziano anche ad Anversa, Amsterdam, Losanna, Londra e Madrid.

Italoblogger lo ha incontrato poco prima di salire sul palco del Komplex 457 di Zurigo, pochi giorni fa. Abbiamo chiesto a Mahmood una riflessione sulle tappe europee del tour che hanno ottenuto consensi evidenti da parte del pubblico: «Andare in tour in Europa, cantare le canzoni all’estero insieme al pubblico che parla altre lingue mi dà una felicità immensa.

La musica viaggia al di là delle barriere linguistiche e culturali, unisce tutti e lo scambio che avviene dal vivo lo conferma». Anche il ritorno in Svizzera lo rende felice: «Sono davvero felice di tornare in Svizzera. Sono già stato in Ticino e nella Svizzera francese. Mi mancava cantare a Zurigo».

PARTENZA DEL TOUR EUROPEO DA PARIGI
Per la partenza del tour europeo Mahmood ha scelto un luogo simbolo della capitale francese: il Bataclan, teatro della strage del 13 novembre 2015 in cui i terroristi uccisero 90 persone – tra le quali l’italiana Valeria Solesin – durante un concerto degli Eagles of Death Metal. 

Mahmood e Blanco saranno i rappresentanti dell’Italia all’Eurovision 2022 con “Brividi”, il brano vincitore del Festival di Sanremo 2022.

Dopo il trionfo della scorsa edizione con la vittoria dei Maneskin grazie a “Zitti e buoni”, saranno loro due a puntare alla vittoria, nonostante lo stesso Mahmood ammetta che -pronostici a parte – un possibile bis immediato non è affatto facile: «L’Italia non può vincere due anni di fila… Anche con il calcio è andata così: nel 2020 la vittoria e quest’anno fuori».

La finale dell’Eurovision a Torino per il cantante italo-egiziano sarà un ritorno sul palcoscenico internazionale che nel 2019 gli consegnò un secondo posto, ma questa volta la competizione è l’ultimo dei suoi pensieri. Mahmood si è infatti detto pronto a consegnare la vittoria all’Ucraina, alla luce della guerra intrapresa dalla Russia contro il Paese: «Quello che sta accadendo non vale la vittoria di 20 Eurovision. Quindi se potesse essere d’aiuto farei vincere l’Ucraina. Tra l’altro il brano ucraino è bellissimo e merita”.

MAHMOOD E BLANCO ALL’EUROVISION 2022
L’ultimo lavoro discografico di Mahmood («Ghettolimopo») risale all’anno scorso. Un disco scritto quasi interamente prima della pandemia, rispecchia chi è il Mahmood di oggi: “Riascoltando le canzoni mi ci ritrovo anche oggi. Mentre «Gioventù bruciata» è un po’ l’album legato al mio passato, «Ghettolimpo» è proprio l’album dei miei 28 anni”, spiega. Un disco a cui il cantante, ha lavorato per 2 anni e mezzo e in cui si uniscono quotidianità e mitologia greca: “È sempre stata una mia passione”.

Alla domanda invece sui progetti futuri e su una probabile collaborazione con Blanco nel suo prossimo album, Mahmood non si sbottona: «Aspettate e sentirete!»