Il 10 giugno dell’anno scorso, con il volto coperto dal casco, un italiano in un’area di servizio rapinò in Ticino un benzinaio facendosi consegnare dalla commessa circa 1.200 franchi. Dopo pochi giorni fu arrestato e incarcerato preventivamente per 50 giorni.
Attraverso il rito abbreviato è stato condannato anche per truffa per aver raggirato la cassa malati di 4mila franchi per una malattia dichiarata con una documentazione fasulla.
Oltre alla detenzione, il 36eienne italiano è stato espulso dalla Svizzera per sei anni dalla Corte delle Assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Marco Villa. La notizia è stata riportata dal quotidiano ticinese La Regione.