Nel 2021 in Svizzera le persone il cui lavoro principale era quello di operatore culturale erano 281 000, il 5,7% delle persone attive. Per la prima volta sono state rilevate anche le persone con un lavoro secondario in ambito culturale.
Nel 2021 se ne contavano 39 000, ovvero l’11,1% di tutte le persone attive che hanno due lavori. Il 13% di coloro che fanno l’operatore culturale come primo lavoro ne ha anche un secondo, circa la metà al di fuori dell’ambito culturale; si tratta di un volume nettamente superiore rispetto a quello registrato per il totale delle persone attive (8%). La grande maggioranza degli operatori culturali (87%) non ha un secondo lavoro.
Nel 2021, tra gli operatori culturali si sono riscontrate ancora una volta notevoli differenze in base al genere o alla posizione professionale. Contrariamente alla tendenza osservata dal 2015, nel 2021 gli uomini erano leggermente in maggioranza (51%). Gli operatori culturali di sesso maschile occupano più spesso una funzione dirigenziale (40%) rispetto alle donne (26%).
Le maggiori differenze in questo senso si riscontrano nel settore delle Arti sceniche e in quello di Libri e stampa (12 punti percentuali ciascuno), in quello del Patrimonio culturale (13 punti percentuali) e soprattutto in quello dell’Architettura (19 punti percentuali).
L’aggiornamento della statistica dell’economia culturale comprende anche gli ultimi dati sulle imprese culturali e sul valore aggiunto generato dall’economia culturale (2019).