Il garage è stato per diversi decenni un distributore autorizzato e un centro di assistenza per i veicoli dei marchi BMW e MINI. Esso rimprovera a BMW di avergli offerto la prospettiva di espandere i rapporti commerciali e di averlo indotto a investire milioni.
BMW ha poi interrotto la collaborazione inaspettatamente senza proporre una soluzione provvisoria adeguata. Il garage sostiene che dipendeva dalla continuazione del rapporto commerciale con BMW per ammortizzare gli investimenti fatti.
Nell’ambito dell’inchiesta, la COMCO esaminerà se BMW detiene una posizione di dominanza relativa nei confronti del garage e se ne ha abusato ai sensi della Legge sui cartelli. A BMW si applica la presunzione di innocenza.