In Italia caos su treni e bus per il distanziamento

treni_distanziamentoIn Italia caos alle stazioni ferroviarie per il ripristino delle mascherine obbligatorie e distanziamento sociale sui treni. Tante le contraddizioni sui trasporti: in aereo si viaggia uno a fianco all’altro e in Lombardia autobus viaggiano con tutti i posti occupati. È scontro tra Governo e Regioni.

Il Ministero dei Trasporti aveva permesso alla compagnie ferroviarie alcune modifiche all’organizzazione del trasporto a lunga percorrenza. In particolare aveva concesso la libera occupazione di tutti i posti a sedere sui treni.

Ma il Ministero della Salute è subito intervenuto ripristinando le norme del metro di distanza e l’uso della mascherina per tutti i viaggiatori. Nessuna deroga sulla distanza di un metro e all’uso della mascherina. Insieme al lavaggio delle mani sono fondamentali nella lotta al coronavirus. Sui treni restano in vigore le regole di sicurezza applicate finora per non abbassare il livello di attenzione e cautela. Tutto ciò è avvenuto tra sabato e domenica.

Le compagnie Trenitalia e Italo si sono trovate spiazzate. Metà dei viaggiatori pur avendo i biglietti sono rimasti a terra. Soprattutto a Milano, dove sono stati cancellati anche i tre collegamenti con Ancona, che rappresentano i collegamenti con tutte le località di mare della riviera romagnola proprio nei giorni in cui molti partono per le vacanze.

Quindi tutto come prima: in tutti i luoghi al chiuso accessibili al pubblico si devono indossare le mascherine, compresi i mezzi di trasporto e tutti i luoghi dove non è possibile mantenere il distanziamento. Ma le Regioni del Nord non sono d’accordo.