Alle ore 11.36 del 14 agosto 2018, sotto una pioggia incessante, 250 metri di ponte Morandi – il viadotto autostradale che raccorda la A7 con la A10 – crollano: 43 vittime, centinaia di sfollati, Genova tagliata in due.
Oggi alle 18.30 sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad inaugurare il nuovo ponte di Genova ricostruito dall’architetto di fama mondiale Renzo Piano. Le Frecce Tricolori saluteranno il Capo dello Stato e la città con il tricolore e i colori di Genova.
Prima e dopo risuoneranno l’inno di Mameli e una versione di Creuza de ma dell’indimenticabile Fabrizio De Andrè interpretata da 18 artisti. Sarà il nuovo arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, a benedire la struttura, una volta caduto il nastro.
Il momento forse più difficile, da un punto di vista emotivo, sarà la lettura dei nomi delle 43 vittime del crollo del Morandi.
Per l’Italia il nuovo Ponte rappresenta il Paese che cambia. Però solo dal 5 agosto sarà possibile sbucare dalla galleria e vedere il mare, passare su una struttura controllata da sensori e robot, affrontare le elicoidali che portano a Genova e tronare alla normalità di cui questa città e molta parte del Nord Ovest hanno tanto bisogno.
