“Capita poi che senta parlare di un tizio chiamato Dante. Ma quando scopro che era italiano mi viene da odiarlo, come se fosse vivo, come se stesse passeggiando tra le aule e puntasse il dito verso di me. Un giorno trovo il suo ritratto in un dizionario. Lo guardo e mi dico che non ho mai veduto un bastardo più brutto”. Il Dante presente nel racconto L’odissea di un Wop è parte di quel fardello etnico che il giovane protagonista fantiano si porta dietro.
Per i 700 anni dalla morte del sommo poeta, il John Fante Festival “Il dio di mio padre” aderisce alla rete dei festival di Piazza Dante, promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Ministero della Cultura. Gli organizzatori hanno deciso di focalizzare l’attenzione su Dante e i piccoli lettori per capire cosa vuol dire cogliere la bellezza di un testo complesso come la Divina Commedia sottoponendolo alla curiosità dei bambini, attraverso gli innumerevoli adattamenti italiani e statunitensi.
Giovedì 19 alla Mediateca di Torricella Peligna apertura del festival alle ore 11 con “Focus on John Fante”. Il pomeriggio ci si sposta alla Pineta comunale e la sera in Piazza Unità d’Italia alle 21.30 incontro con il giornalista Andrea Purgatori e il prof. Luciano D’Amico. Le iniziative culturali continueranno venerdì, sabato e domenica 22 agosto, con l’incontro serale con la giornalista e autrice del romanzo “In tempi di guerra” Concita De Gregorio.