Nella seduta del 19 maggio 2021 il Governo svizzero ha deciso di sottoporre alla votazione popolare del 26 settembre 2021 due oggetti.
SGRAVARE I SALARI
Il primo riguarda l’iniziativa che punta a una maggiore ridistribuzione della ricchezza e a un sistema d’imposizione ancor più equo. Oggigiorno, le imposte sul reddito contribuiscono a mitigare le disuguaglianze: le persone con un reddito elevato pagano di più in percentuale rispetto alle persone con un reddito basso. La maggior parte della redistribuzione avviene attraverso prestazioni sociali come le pensioni o l’assistenza sociale.
Secondo il comitato d’iniziativa, l’attuale ridistribuzione non è sufficiente. Il comitato esige pertanto una maggiore imposizione dei redditi da capitale elevati. Concretamente: nel calcolo dell’imposta, oltrepassata una certa somma di reddito da capitale, si dovrebbe contare questa somma una volta e mezzo. Le maggiori entrate generate servirebbero a ridurre l’imposizione dei redditi da lavoro medi o bassi e a permettere maggiori prestazioni sociali.
Il Consiglio federale e il Parlamento respingono l’iniziativa. A loro avviso, infatti, in Svizzera il reddito è già distribuito in modo più equo rispetto a quanto avviene a livello internazionale e la pressione fiscale sugli alti redditi da capitale è già elevata. Aumentare ulteriormente l’imposizione indebolirebbe la piazza finanziaria Svizzera e metterebbe in pericolo posti di lavoro e produttività.
La domanda che figura sulla scheda: Volete accettare l’iniziativa popolare «Sgravare i salari, tassare equamente il capitale»?
MATRIMONIO PER TUTTI
Il secondo riguarda l’istituto del matrimonio. Attualmente in Svizzera il matrimonio è possibile solo tra un uomo e una donna. Le persone dello stesso sesso possono optare solo per l’unione domestica registrata. Benché i diritti di chi è in unione domestica registrata siano aumentati nel corso degli anni, restano importanti differenze rispetto al matrimonio: la naturalizzazione facilitata, l’adozione congiunta di figli o la medicina riproduttiva non sono infatti ancora possibili per le coppie dello stesso sesso.
Per garantire a tutte le coppie gli stessi diritti, Consiglio federale e Parlamento hanno deciso di autorizzare il matrimonio civile anche alle coppie omosessuali. Nuove unioni domestiche registrate non saranno più possibili; quelle già registrate potranno essere convertite in matrimoni.
Un referendum si oppone a questa decisione. I comitati referendari intendono proteggere il matrimonio – inteso come un’unione tra un uomo e una donna – perché a loro avviso è la sola unione che può generare naturalmente figli e preservare così la figura paterna fondamentale per la costruzione dell’identità dei bambini. Secondo i comitati, la donazione di sperma per le coppie lesbiche porta all’assenza del padre e a problemi di identità per i bambini coinvolti.
Il Consiglio federale e il Parlamento sono dell’avviso che permettendo uguali diritti a tutte le coppie si risponde a un’esigenza molto sentita: quella di poter liberamente organizzare la vita familiare e privata. Ritengono inoltre che la cura che i figli ricevono dai genitori è indipendente dal sesso e dalla forma della famiglia.
La domanda che figura sulla scheda: Volete accettare la modifica del 18 dicembre 2020 del Codice civile svizzero (Matrimonio per tutti)?