I verdi in Svizzera: fermare l’edilizia!

ediliziaIl 10 febbraio il popolo svizzero è chiamato alle urne per votare un testo dei verdi contro la "dispersione degli insediamenti".

In Svizzera si costruisce “troppo e disordinatamente”. Strade infinite, aree residenziali illimitate, zone commerciali sempre più estese. Ora basta, dicono i verdi svizzeri. E per bloccare questo processo di “dispersione degli insediamenti degli ultimi decenni”hanno promosso un referendum. L’iniziativa popolare con oltre 110 mila firme lanciata dai Giovani Verdi risale al 21 ottobre del 2016.

Dopo due anni, il 10 ottobre 2018 il governo svizzero ha deciso di portarlo in votazione il 10 febbraio 2019. Il testo che gli elettori e le elettrici si troveranno sulla scheda recita così: “Fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile”. Ambizioso l’obiettivo: promuovere la costruzione di quartieri che consentano alla popolazione di abitare e lavorare nello stesso posto.

Il problema di un edilizia famelica c’è. Infatti, già nel 2013 il popolo fu chiamato a votare una modifica della legge sulla pianificazione territoriale. Le norme di oggi impongono alle amministrazioni locali tempi di programmazione più brevi: fabbisogno prevedibile per un massimo di 15 anni e riduzione di zone edificabili sovradimensionate.

Il referendum ambientalista, che inizialmente godeva di tante simpatie, sembra andare incontro ad una bocciatura netta. Gli ultimi sondaggi lo ritengono negativo per le sorti dell’economia elvetica, soprattutto ora che la crescita nel settore delle costruzioni (1,4%) è stata superiore rispetto a quella del 2016 (+0,5%).