I Parlamentari eletti all’estero votano NO

I diciotto parlamentari eletti all’estero votano no al referendum costituzionale che taglia di un terzo il numero di deputati e senatori. italoBlogger ha visionato i loro profili facebook. Solo Simone Billi, della Lega, non ha postato messaggi sul Referendum. Gli altri, di tutti i partiti, sono per il No.

La votazione per il Referendum costituzionale sulla legge che taglia di un terzo il numero dei parlamentari si terrà in Italia il 20 e il 21 settembre.

Per gli italiani all’estero si sta già votando per corrispondenza in tutte le case. Entro il 15 settembre le schede dei votanti dovranno pervenire nei consolati di riferimento. In tempo di Covid la campagna elettorale è stata moscia. Alcune videoconferenze, rare le assemblee pubbliche.

Se la legge sarà approvata, i parlamentari eletti all’estero passeranno da diciotto a dodici. Una riduzione netta di quattro deputati e due senatori. Ovvio, quindi, il no dei parlamentari eletti all’estero, anche per salvaguardare una rappresentanza degli italiani all’estero dignitosa, essendo già ora ben al di sotto della media nazionale.

In prima fila per il no i due parlamentari ex Pd, ora con Italia Viva di Matteo Renzi, la senatrice Laura Garavini, eletta in Europa e residente in Germania, e l’onorevole Massimo Ungaro, eletto in Europa e residente in Inghilterra.

Per il no la deputata piddina residente in Germania, Angela Schirò. Anche l’altra deputata del Pd, eletta in Nord America, Francesca La Marca, è per il no. Il senatore del Pd eletto in Australia, Francesco Giacobbe, è per il no.

Il senatore di Forza Italia eletto in Europa Raffaele Fantetti è per il no. La senatrice di Forza Italia eletta in Nord America, Francesca Alderisi, è dichiaratamente per il no. Anche la deputata di FI eletta in Nord America Nissoli Fucsia Fitzgerald è per in no. 

L’unico parlamentare della Lega eletto all’estero, Simone Billi, residente in Svizzera, non si è espresso pubblicamente. Sul suo profilo Facebook non vi è menzione del referendum. Coraggiosa invece la posizione della deputata grillina Elisa Siragusa, eletta a Londra, è per il no, a differenza del suo partito M5S.

Anche il Maie del senatore sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, è per il no. E per il no è schierato il Segretario generale del Cgie Michele Schiavone. Come voteranno gli elettori e le elettrici residenti all’estero, lo sapremo il 23 settembre.