“Giornata della memoria” per non dimenticare!

auschwitzLa foto simbolo dell’orrore nazifascista: l’ingresso di Auschwitz (Polonia), il più grande campo di concentramento, con la celebre scritta "Arbeit macht frei".

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il “Giorno della memoria” per ricordare le vittime dell’Olocausto. Il 1. Novembre del 2005 Le Nazioni Unite votarono una risoluzione per ricordare che in quel giorno del 1945 venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz dalle truppe naziste. L’Italia aveva anticipato l’ONU di alcuni anni nell’istituire la giornata commemorativa in una legge del 20 luglio nel 2000.

Fu quel campo a rilevare al mondo tutto l’orrore del genocidio nazifascista. L’apertura di quei cancelli permise di entrare nel campo nel lager della morte e salvare gli ultimi superstiti.

Situato a circa 70 chilometri di distanza da Cracovia, in Polonia, fu il maggiore campo di sterminio della storia, dove furono assassinati più di un milione di persone.

Attualmente si possono visitare due campi: Auschwitz I, il campo di concentramento originale costruito nel 1940, e Auschwitz II (Birkenau), costruito l’anno dopo come campo di sterminio a tre chilometri dall’altro.

Il campo di concentramento è una visita fondamentale per conoscere uno degli avvenimenti più tragici e importanti della storia del XX secolo. Le guide del campo descrivono come vivevano i prigionieri, fin dal loro arrivo nel campo.

Le strutture dei campi si conservano in buonissime condizioni e si possono visitare gli antichi capannoni, le camere a gas, i forni crematori e una parte dell’immensa collezione di oggetti, che furono rubati ai prigionieri prima di assassinarli.

Il 27 gennaio tutti siamo chiamati a ripensare a una simile strage di proporzioni epocali, affinché non vengano mai più scritte pagine di storia come questa.