È già “Estate” per Giulia Malaspina

giulia_malaspinaÈ uscito pochi giorni fa “Estate”, il nuovo album della cantautrice milanese Giulia Malaspina. Un lavoro nato con la vittoria del “Made in Jazz in New York”. Intervista con l’artista che sarà ospite domenica 21 febbraio a RADIO LORA ITALIANA di Zurigo tra le 10.30 e le 11.

È uscito pochi giorni fa “Estate”, il nuovo album della cantautrice milanese Giulia Malaspina. Un disco composto da arrangiamenti jazz, con una forte colorazione latina e brasiliana, groove afro-americani e melodie italiane, di alcune delle canzoni più iconiche della musica italiana d’autore: Bruno Martino (“Estate”), Sergio Endrigo (“Io che amo solo te”), Paolo Conte (“Onda su onda”), Gino Paoli (“Questa lunga storia d’amore”), Paolo Conte (“Azzurro”), Luigi Tenco (“Mi sono innamorata di te”).

L’idea di questo nuovo lavoro discografico nasce in seguito all’esperienza vissuta da Giulia negli Stati Uniti, prima al mitico Berklee College di Boston e poi a New York, con il conseguimento di un prestigioso traguardo: la vittoria del “Made in Jazz in New York” nella categoria di arrangiamento con il brano “Estate”, reinterpretazione in chiave jazz dello storico brano di Bruno Martino, singolo che ha anticipato il nuovo disco.

In tutti questi anni Giulia ha avuto la possibilità di collaborare ed esibirsi con artisti e importanti personaggi della musica come Ken Zambello, Ed Tomassi, Greg Osby, Jonathan Quash e altri. 

Giulia, dopo gli studi a Milano hai deciso di proseguire gli studi a Boston, perchè questa scelta ?
Perché penso che il Berklee College of Music di Boston sia la scuola di musica migliore per un artista che vuole intraprendere gli studi jazzistici e moderni. Per altro, molti tra i musicisti che ascolto sono passati da lì. 

Boston, New York…quanto conta oggi una formazione internazionale?
E’ fondamentale soprattutto se ti confronti col jazz. O scegli di fare il cantautore o musica indie oppure devi viaggiare, la musica nera arriva da lì. E poi ci sono la Bossanova, amatissima da molti jazzisti, la Samba, maestri brasiliani e cubani… Ti confermo che una esperienza all’estero è determinante. 

Come hai scelto i brani?
Non sono andata oltre gli anni ‘80. Caratteristiche: semplici, belli, poetici e simili a « Estate ». La scelta è caduta su Sergio Endrigo con « Io che amo solo te », Paolo Conte con « Onda su onda », Migliacci e Defilippi con « Tintarella di luna », Gino Paoli con « Questa lunga storia d’amore », Paolo Conte con « Azzurro » e Luigi Tenco con « Mi sono innamorata di te ». 

Chi sono per te i pianisti di riferimento? 
Ovviamente i classici Bill Evans, Keith Jarrett, Oscar Peterson, Red Garland ma anche i moderni Herbie Hancock, Gerald Clayton e Robert Glasper. 

E i tuoi cantanti?
Elis Regina, João Gilberto, Gretchen Parlato, Eliane Elias, Diana Krall e Stevie Wonder.

Una giovane artista come te, forte di un’esperienza statunitense, cosa cambierebbe nell’attuale sistema musicale italiano?
Cambierei molte cose, ma il sistema è così e bisogna accettarlo. L’unico modo per combatterlo è fregarsene e fare musica che possa significare qualcosa e restare nel tempo.

Progetti futuri per Giulia Malaspina?
Il mio sogno è quello di suonare nei teatri portando la mia musica. E spero tanto anche di venire da voi in Svizzera quanto prima.

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