Nelle ultime settimane il numero delle nuove infezioni è ulteriormente calato. L’andamento dell’epidemia rimane tuttavia incerto a causa delle nuove varianti del virus molto più contagiose. Nella seduta del 17 febbraio 2021 il Consiglio federale ha fatto il punto della situazione.
Per ridare un po’ più di spazio alla vita sociale ed economica e per prevenire una terza ondata propone una ripresa prudente e graduale. In una prima fase saranno di nuovo ammesse soltanto le attività con un basso rischio di contagio.
Dal 1° marzo potranno riaprire i negozi, i musei e le sale di lettura delle biblioteche, le aree esterne di giardini zoologici e botanici e gli impianti sportivi e per il tempo libero all’aperto. Saranno di nuovo consentite anche le manifestazioni private all’aria aperta con fino a 15 persone.
Inoltre i giovani sotto i 18 anni potranno riprendere a praticare la maggior parte delle attività sportive e culturali. Il 24 febbraio il Consiglio federale prenderà una decisione definitiva sulle prime riaperture dopo aver consultato i Cantoni.
Nelle ultime settimane il numero delle nuove infezioni, dei ricoveri in ospedale e dei decessi è ulteriormente calato. Grazie a questa evoluzione si è allentata anche la pressione sul sistema sanitario. La situazione epidemiologica rimane tuttavia incerta perché continuano a diffondersi le nuove varianti del virus: secondo la Swiss National COVID-19 Science Task Force la loro percentuale sull’insieme delle nuove infezioni raddoppia al momento ogni 10-14 giorni. In base alle sue stime, nelle prossime settimane il calo del numero di casi dovrebbe rallentare. Non è neppure escluso un nuovo aumento dei contagi. Il numero delle persone vaccinate in Svizzera è ancora troppo esiguo per incidere positivamente sull’evoluzione della situazione epidemiologica.
Strategia di riapertura graduale e basata sui rischi
Il Consiglio federale propone una ripresa graduale e prudente dal 1° marzo. Inizialmente potranno riprendere le attività con un basso rischio di contagio. In caso di evoluzione favorevole e di un tasso di copertura vaccinale più elevato, potranno successivamente essere consentite altre attività. Le prossime fasi di riapertura seguiranno a intervalli di un mese, a condizione che la situazione epidemiologica lo consenta. In questo modo è garantito sufficiente tempo tra una fase e l’altra per monitorare l’evoluzione. Con la sua strategia di prudente riapertura, il Consiglio federale intende favorire una graduale normalizzazione della vita sociale ed economica e prevenire allo stesso tempo una terza ondata.
Valutazione dei rischi
Le fasi di riapertura dovranno essere decise in modo uniforme a livello nazionale sulla base di principi semplici. Fattori determinanti sono, da un lato, la possibilità di indossare la mascherina e mantenere la distanza durante una determinata attività, dall’altro, il numero di persone presenti, il luogo dove l’attività è svolta (al chiuso o all’aperto) e l’intensità dei movimenti di chi la svolge. Il Consiglio federale tiene conto anche dell’impatto sociale ed economico dei provvedimenti, per esempio sui giovani.
Prima fase: riapertura di negozi, musei e giardini zoologici
In una prima fase, il 1° marzo potranno riaprire tutti i negozi, ma il numero di clienti presenti contemporaneamente al loro interno dovrà essere limitato. Le limitazioni della capienza si applicheranno anche ai centri commerciali considerati nel loro insieme.
Potranno inoltre riaprire i musei e le sale di lettura di archivi e biblioteche. Le aree esterne di strutture ricreative e per il tempo libero, come giardini zoologici e botanici e parchi divertimento, saranno nuovamente accessibili al pubblico, ma ovunque sarà obbligatorio portare la mascherina e rispettare le regole di distanziamento e saranno applicate limitazioni della capienza. Anche gli impianti sportivi quali le piste di pattinaggio, i campi da tennis e da calcio o gli stadi di atletica leggera potranno riaprire i battenti. In queste strutture, oltre a limitazioni della capienza, si applicherà l’obbligo della mascherina o del distanziamento e la pratica dello sport sarà consentita soltanto in gruppi di non oltre cinque persone. Competizioni e manifestazioni sportive popolari per adulti restano vietate.
Saranno di nuovo consentite anche le manifestazioni private all’aria aperta con fino a 15 persone.
Meno restrizioni per i giovani
Per i bambini e i giovani, le restrizioni imposte dall’epidemia sono particolarmente pesanti: in questa fascia di età, il disagio psicologico è cresciuto in misura rilevante. Per i ragazzi fino a 16 anni, le regole vigenti prevedono già determinati allentamenti nel settore sportivo e culturale. Ciò nonostante, il Consiglio federale intende innalzare a 18 anni questo limite di età ed estendere il novero delle offerte sportive e culturali ammesse, consentendo anche la ripresa delle attività di animazione socioculturale giovanile.
Seconda fase di riapertura prima di Pasqua
Il 1° aprile è prevista una seconda fase di riapertura: è ipotizzabile, ad esempio, la ripresa di manifestazioni culturali e sportive in presenza di pubblico in spazi fortemente circoscritti o della pratica sportiva in locali al chiuso, oppure ancora la riapertura delle terrazze dei ristoranti – a condizione, tuttavia, che la situazione epidemiologica lo consenta. Per le sue decisioni, il Consiglio federale si baserà su una serie di indicatori: il tasso di positività, che deve restare al di sotto del 5 per cento; il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva con pazienti COVID-19, che non deve superare il 25 per cento; il numero di riproduzione medio negli ultimi sette giorni, che deve restare inferiore a 1; l’incidenza della malattia calcolata su 14 giorni, che il 24 marzo non dovrà superare quella del 1° marzo, giorno delle prime riaperture. Questi indicatori non danno luogo a un automatismo, in quanto prima di prendere una decisione il Consiglio federale esaminerà in che modo si combinano fra loro.
Consultazione dei Cantoni
Il Consiglio federale prenderà una decisione sulle prime riaperture e sulle prossime fasi nella sua seduta del 24 febbraio, dopo avere consultato i Cantoni. Tutti gli altri provvedimenti decisi il 18 dicembre 2020 e il 13 gennaio 2021 saranno prolungati di un mese, vale a dire sino alla fine di marzo.
Precisate le regole di entrata in Svizzera per i bambini
Il Consiglio federale ha inoltre precisato le disposizioni sull’entrata in Svizzera vigenti dall’8 febbraio 2021 adeguando la pertinente ordinanza. I bambini di età inferiore a 12 anni saranno esonerati dall’obbligo di sottoporsi al test. Le persone che, come i camionisti, entrano in Svizzera per motivi di lavoro e vi si trattengono soltanto per un breve periodo di tempo non sono inoltre tenute a compilare il modulo di entrata. Infine, per adempiere all’obbligo di presentare un risultato negativo del test per il SARS-CoV-2, oltre ai test PCR sono ora ammessi anche i test antigenici rapidi.