Per l’Italia il turismo rappresenta il 15 percento del Prodotto Interno Lordo. E la Germania risulta essere il primo Paese per presenze in Italia, con 59,3 milioni di pernottamenti.
Una quota pari al 28,2% dei movimenti internazionali in Italia. La Germania non è solo il primo bacino di domanda turistica per l’Italia, è anche il primo per volumi totali di spesa con 5,8 miliardi di euro corrispondenti al 17,3% del totale. Un dato in costante aumento.
Ecco perché il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio ha rilanciato la promozione dell’Italia in Germania in una intervista al giornale tedesco Bild.
“Da metà giugno fino a settembre sarà possibile viaggiare in Italia senza problemi, in sicurezza e in libertà” ha affermato il ministro.
Dal 3 giugno l’Italia permetterà la libera circolazione tra le Regioni e aprirà le frontiere. E con quali garanzie? “Gli italiani – ha sottolineato il ministro – già oggi possono andare al mare e in spiaggia. Quest’estate siamo pronti ad accogliere anche i turisti europei, ovviamente con la sicurezza richiesta. Siamo pronti a mettere a disposizione di ogni Paese UE un report settimanale Regione per Regione, così che i cittadini possano verificare tutte le informazioni di cui hanno bisogno per venire in Italia”.
Anche secondo i dati diffusi nell’analisi del turismo tedesco 2019 (Deutsche Tourismusanalyse, 2019) della Fondazione “Stiftung für Zukunftsfragen”, ha riportato il sito infoMercatoEsteri, l’Italia è la destinazione che ha maggiormente guadagnato posizioni nella stagione turistica 2018, passando da 7,7 intervistati a 9,6 intervistati su 100 che hanno dichiarato di aver trascorso la propria vacanza principale nel nostro Paese (con un aumento del 24,7%).