Da Khalsi a Milano le città “smoking free”!

sigarettaEntro il 2030 a Milano sarà vietato fumare all'aperto. Ma già da subito anche alle fermate dell'autobus e in coda per i servizi non si potrà fumare. La crociata anti fumo è iniziata in California e proseguita in Francia. Ora è il turno dell’Italia.

Il fumo delle sigarette è una delle cause che contribuiscono allo sforamento dei livelli di inquinamento in città. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala vuole una città pulita e ha iniziato la sua crociata contro le sigarette. Il suo obiettivo è vietare di fumare anche all’aperto. Il fumo delle sigarette è una delle cause che contribuiscono allo sforamento dei livelli di inquinamento in città con il 7 per cento.

In Europa avevano iniziato i francesi a parlare di spiagge smoke free. Poi è arrivato il sindaco di Venezia. Ma è stata la California il primo paese a vare atti amministrativi per rendere effettivo il divieto in alcuni siti balneari.

Una delle città che ha vietato con un’ordinanza il fumo su tutte le strade cittadine al di fuori delle aree appositamente designate è Kyoto, in Giappone.

In Svezia una nuova legge vieterà del tutto accendersi una sigaretta all’aperto a partire dal 2025. Al momento, solo l’11% dei 10 milioni di abitanti è un fumatore convinto e il Paese scandinavo punta a diventare la prima nazione.

In Germania è vietato fumare anche nelle aree esterne delle stazioni dei treni o delle fermate dell’autobus esistono delle restrizioni.

In Italia a partire dall’estate 2019 è entrato nel vivo il programma “Respira il mare”: sulle spiagge di Bibione, in provincia di Venezia, è vietato fumare lungo tutto il litorale. I fumatori si sono dovuti accontentare di qualche area delimitata.

Ad oggi l’unica città dove è vietato fumare è Khalsi in India, all’ingresso del paese figura il cartellone “No smoking, tobacco free town”. Ma si tratta di una cittadina di tremila abitanti.