Francesco, Sirio, Sergio e Stefano sono solo alcuni dei ragazzi organizzatori – viaggiatori che in 3 giorni, dal 7 al 9 dicembre, hanno percorso oltre 900 km per visitare tutti i 118 comuni della provincia di Avellino in auto, furgoni e vespe, accolti da comitati di accoglienza organizzati o improvvisati, sotto la pioggia, al freddo o a temperature sopportabili, dall’alba fino a tarda notte.
Ragazzi normali, con una vita normale ma fortemente dedita all’associazionismo, accomunati tutti dall’amore incondizionato verso una terra bellissima ma che avrebbe tanti motivi per essere snobbata dai giovani, una terra eclissata spesso dall’ambiente napoletano totalmente diverso quando ci si imbatte nel termine “Campania”.
La ricchezza del paesaggio irpino
Avellino dunque è la provincia della provincia italiana, piena di potenzialità inespresse e di persone scoraggiate e rassegnate a questa condizione di stasi, ma anche di giovani che si rimboccano le maniche e realizzano qualcosa di semplice e straordinario allo stesso tempo, perché offre numerosi spunti di riflessione ed ha riflessi positivi da tanti punti di vista. I giovani de “il Pino Irpino” però hanno soprattutto ricordato agli autoctoni quanto siano ricchi di paesaggi, di folklore, di calore umano. Gli stessi avellinesi infatti non conoscono tutti gli angoli del territorio in cui vivono. I volontari si fanno dunque promotori di un’area non proprio conosciuta, incontaminata e dispersiva per limitarne l’isolamento, facendo rete.
La carovana solidale
Inoltre, questi giovani propongono quest’iniziativa in un periodo storico in cui i paesi “presepe” dell’alta Irpinia registrano un forte spopolamento dovuto alla diaspora verso i grandi centri a causa delle scarse opportunità offerte in loco, e lo stesso capoluogo vive una profonda crisi, che deriva soprattutto da ciò che è considerato da sempre il volano dell’economia della città, il commercio. La carovana solidale ha raccolto quest’anno principalmente cancelleria, che sarà distribuita ai bambini meno abbienti, oltre che le consuete decorazioni per l’albero di Natale irpino, il Pino Irpino, per l’appunto, che quest’anno si trova a piazza d’Armi, nel capoluogo, che sintetizza il senso dell’iniziativa e sopravvive come testimone dell’impresa.
Mettere in rete paesi spopolati
Grande successo sui social, sui quali è stata accuratamente documentata, tappa per tappa, l’iniziativa con gli aneddoti, gli imprevisti, la simpatia delle persone incontrate. Il Pino Irpino dunque rappresenta un collegamento tra gli isolati paesi della stessa terra, impone a noi abitanti privilegiati di questo territorio di voler bene all’Irpinia, nostra casa, e di essere fiduciosi e lungimiranti nel valorizzarla, con progettualità, e di essere attenti anche al prossimo. A voi, che con questo breve articolo avete conosciuto l’Irpinia, è rivolto l’invito per una visita nel polmone verde della Campania, l’Irpina è bella, e noi vogliamo bene all’Irpinia e vogliamo bene a chi viene a visitarci.