Quel che più colpisce di Stanlio & Ollio, diretto dal 46enne scozzese Jon S. Baird, è la bravura dei due attori: l’inglese Steve Coogan (noto per l’acclamato Philomena) che interpreta Stanlio e lo straordinario John C. Reilly (ora anche nel western I Fratelli Sisters) che interpreta Ollio.
Impressionante la somiglianza con Laurel e Hardy. Il film – adattamento del libro Laurel & Hardy – The British Tours di A.J.Marriot – ci porta nel 1953 quando i due andarono in Gran Bretagna per una tournée teatrale. Una tournée tutta in salita, fatta di piccoli alberghi, scarsi guadagni e teatri semi vuoti. Sono ben lontani i fasti di Hollywood e le stelle che brillano, ormai, si chiamano Gianni e Pinotto.
A Stanlio e Ollio, dimenticati dai produttori e dall’industria cinematografica, restano i debiti, un’amicizia logora, e due donne piuttosto severe.
Hardy è malato, ha pochi soldi e scommette sui cavalli, Laurel – la mente della coppia, era lui che scriveva i copioni – è reduce da problemi di alcolismo e ha il diabete.
Dovranno lasciarsi alle spalle antichi dissapori per riportare la loro popolarità ai vertici degli anni d’oro. Un film di sensibilità e grazia, anche merito dello sceneggiatore Jeff Pope (scrisse Philomena insieme a Steve Coogan, ricevendo una nomination agli Oscar 2014) che considera Stanlio e Ollio i suoi eroi.
Stanlio & Ollio – Titolo originale: Stan & Ollie (USA, GB, 2018)
di Jon S. Baird con Steve Coogan e John C. Reilly