8 Marzo, Festa della Donna in sordina!

mimosa Aggrediti dal coronavirus, pochi pensano alla Giornata Internazionale della Donna. Senza manifestazioni pubbliche, l’8 marzo si celebra in sordina. Le donne arrivate al successo sono ancora una minoranza.

Con il divieto di manifestazioni pubbliche, in tutti i Paesi dell’Europa l’8 Marzo, Festa della Donna, passa in totale silenzio. Per domani, anche le celebrazioni istituzionali sono state annullate. Il Coronavirus cambia la vita sociale di questa stagione: chi ha davvero voglia di festeggiare?  

Vale però sempre la pena ricordare le conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile.

Per molti anni l’origine dell’8 marzo si è fatta risalite a una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio.

A San Pietroburgo, l’8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra. In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l’8 marzo diventasse la Giornata internazionale dell’operaia.

Col tempo, la situazione delle donne è andata pian piano migliorando fino ai nostri giorni in cui la donna ha ottenuto l’uguaglianza con l’uomo sul piano dei diritti. Tuttavia, la donna è ancora soggetta a episodi di disuguaglianza come la differenza di salario in ambito lavorativo e politico.

E le poche arrivate al successo non possono nascondere la reale condizione della grande maggioranza delle donne. Il femminicidio, diffuso ovunque e in tutte le classi sociali, sono il segnale di un passato maschilista che non vuole cedere il passo alla civiltà umana: la parità e l’uguaglianza tra uomini e donne.

Viva le donne!