Volontariato all’estero per i giovani europei

doraura_volontariato_2Per continuare questa piccola rubrica con cadenza bisettimanale, oggi voglio rivolgermi ai nostri giovani lettori ma anche a genitori che hanno figli dai 18 ai 30 anni. Diciamo che quelle che vi darò sono informazioni in ogni caso interessanti per tutti.
Ben ritrovati lettori. 
Ci siamo lasciati qualche settimana fa con uno scritto riassuntivo sulla mia vita e su quello di cui mi occupo, se non lo avete letto vi invito a cercare nella pagina il mio articolo intitolato “Un anno della mia vita per fare volontariato all’estero”.

Per continuare questa piccola rubrica con cadenza bisettimanale, oggi voglio rivolgermi ai nostri giovani lettori ma anche a genitori che hanno figli dai 18 ai 30 anni. Diciamo che quelle che vi darò sono informazioni in ogni caso interessanti per tutti.
 
La vita è scandita da periodi, da periodi fatti di scelte, io penso che specialmente verso i 20 anni arriva il momento in cui ci si domanda cosa si vuole fare della propria esistenza; c’è chi sceglie di andare all’università, c’è chi sceglie di metter su famiglia, c’è che si butta subito nel mondo del lavoro, c’è chi si prende un periodo sabatico.
La società contemporanea offre un ampio ventaglio di opportunità ai ragazzi, opportunità queste che riescono spesso a rispondere ai loro bisogni.
 
Sappiamo che oggi i giovani europei hanno anche la possibilità di fare una miriade di esperienze all’estero, tutti conosciamo il buon vecchio Erasmus, i vari traineeship internazionali, l’Erasmus Mundo, l’Overseas, l’esperienza Aupair, tutti grandi paroloni che stanno a dire: giovane, prendi un aereo e parti (detto in parole povere).
Mettendola su un piano ancora più semplice oggi grazie alle compagnie low cost puoi prendere un aereo a pochi euro per viaggiare.
 
Ma esistono altre mille opportunità oltre quelle già sentite e magari già fatte. Infatti, non tutti conoscono i vari volontariati, retribuiti, nazionali e internazionali che si rivolgono ai giovani dai 18-30 anni. Sono esperienze che vanno dai 6 mesi ai 18 mesi e che propongono ai ragazzi progetti di vario genere da svolgere in cooperative, associazioni, enti solidali e aziende: i progetti si occupano di coesione sociale, sviluppo sostenibile, comunità di accoglienza, protezione civile, agricoltura, promozione della pace etc…
E sottolineo che queste forme di volontariato sono aperte e rivolte a TUTTI i ragazzi, dai laureati, ai diplomati e a coloro che hanno frequentato la scuola dell’obbligo.
 
Perché si dovrebbe partecipare ad un periodo di volontariato? Ci sono varie risposte a questa domanda ma comincerei con il dire che è una forma di crescita personale e professionale, è un impegno per gli altri, è una partecipazione di responsabilità, è un modo per conoscere diverse realtà per capire e condividere, è uno strumento di pace e integrazione. Dietro il grande mondo del volontariato internazionale troviamo una macchina solidale che dà opportunità ai volontari di imparare e a chi ha bisogno di essere aiutato!
 
Altro punto fondamentale che vorrei argomentare è quello della crescita professionale. Molti volontariati europei offrono ai ragazzi delle esperienze professionalizzanti con il plus di poter fare delle formazioni internazionali. È importante che le esperienze di volontariato possano dar vita anche prospettive lavorative future per i ragazzi, creando consapevolezza verso l’impegno e il mondo del lavoro. Senza dimenticare anche la possibilità di partire all’estero e imparare una lingua straniera, oggi é fondamentale conoscere più lingue.
 
Vi lascio consigliandovi di fare un’esperienza di volontariato e di dare un’occhiata ai lari link che vi metto qui sotto con vari progetti sia in Italia che all’estero!