Mentre a Nairobi, in Kenya, si sta svolgendo la quarta Assemblea delle Nazioni Unite sull’ambiente che riunisce 193 Stati membri dell’Onu, nelle principali città del Mondo i giovani stanno organizzando lo sciopero per il clima che si terrà venerdì 15 marzo.
Lo sciopero del 15 marzo è globale. In tutti i continenti studenti in marcia per il clima in oltre 900 manifestazioni di 76 Paesi. In Italia sono previsti 109 appuntamenti; 76 in Francia; 141 in Germania, 81 nel Regno Unito, 24 in Svizzera.
Ma i venerdì verdi per il futuro vedranno manifestazioni anche in Belgio, Australia, Francia, Germania, Irlanda, Uganda, Thailandia, Colombia, Polonia, Regno Unito. In tutto sono state annunciate marce in 95 Paesi di tutti i continenti.
Mentre a Nairobi si parla di risolvere le sfide climatiche con la geoingegneria, lo stop allo spreco alimentare, il sostegno alla decarbonizzazione delle economie e l’inquinamento da plastiche in mare, in tutte queste città i giovani lanciano l’allarme per l’emergenza climatica senza precedenti e richiamano l’attenzione sugli appelli degli scienziati ignorati.
A guidare la grande mobilitazione mondiale dei giovani è la giovane svedese quindicenne Greta Thunberg, nominata dalla Svezia donna dell’anno. È diventata simbolo di questa campagna per il clima l’anno scorso alla Conferenza Onu sul clima a Katowice, in Polonia. Sul palco Greta definì i governi “irresponsabili che stanno distruggendo il nostro futuro”.