Fino ad ora, dato il numero limitato di dosi di vaccino disponibili, soltanto le persone residenti in Svizzera, i frontalieri che lavorano in strutture sanitarie e gli stranieri con un’assicurazione malattie obbligatoria avevano la possibilità di vaccinarsi in Svizzera.
Ora che tutte le persone residenti in Svizzera che desideravano farsi vaccinare hanno potuto farlo, e che ci sono sufficienti dosi di vaccino, il Consiglio federale ritiene che l’accesso alla vaccinazione debba essere esteso ad altre persone che hanno uno stretto legame con il nostro Paese: gli svizzeri all’estero e i membri del loro nucleo familiare (coniugi/partner, figli, genitori e suoceri che vivono nella stessa economia domestica) che non hanno l’assicurazione malattie obbligatoria in Svizzera e i frontalieri che si trovano nella stessa situazione.
Il Consiglio federale pone in consultazione nei Cantoni e tra le parti sociali una modifica dell’ordinanza sulle epidemie. Questa prevede che i costi della vaccinazione per i frontalieri siano assunti dalla Confederazione, in quanto, trovandosi regolarmente in Svizzera, essi possono influenzare l’andamento della pandemia.
Il Consiglio federale intende anche permettere agli svizzeri all’estero e ai membri del loro nucleo familiare che non hanno l’assicurazione malattie obbligatoria di farsi vaccinare in Svizzera.
Per queste persone, che soggiornano in Svizzera a intervalli irregolari, il Consiglio federale pone in consultazione due varianti. Nella prima, il costo della vaccinazione sarà assunto dalla Confederazione; nella seconda, i costi saranno a loro carico.
Il Consiglio federale prenderà la sua decisione il 25 agosto 2021.