C’è subito bisogno di individuare nuovi strumenti politici e istituzionali per far fronte alla recente riforma costituzionale che taglia anche il numero dei parlamentari eletti fuori i confini nazionali, che passerebbero da 18 (12 alla Camera e 6 al Senato) a 12 (6 alla Camera e 4 al Senato).
Tredici dei 18 parlamentari eletti all’estero (Francesca Alderisi, Simone Billi, Nicola Carè, Raffaele Fantetti, Alessandro Fusacchia, Fucsia Fitzgerald Nissoli, Laura Garavini, Sandro Giacobbe, Fausto Longo, Francesca La Marca, Angela Schirò, Elisa Siragusa e Massimo Ungaro) di quasi tutti i partiti si sono messi insieme per presentare la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione Bicamerale sull’emigrazione e la mobilità degli italiani nel mondo.
Non hanno finora aderito i parlamentari del movimento politico del Maie che ha la sua maggiore forza in Sud America e fa capo al Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo.
L’auspicio di tutti è che il progetto di legge venga approvato quanto prima e prenda forma nel corso di questa legislatura. Una prova del nove per i rappresentanti in Parlamento degli italiani all’estero: i numeri ci sono, bisogna verificare se ci sarà volontà politica.
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