Sono 326mila le pensioni che l’Inps paga all’estero, il 2% del totale, per un importo complessivo di 1,3 miliardi di euro, mentre in Italia arrivano circa 3 miliardi e mezzo dagli istituti previdenziali degli altri Paesi.
Sono i dati contenuti nel rapporto “Il fenomeno migratorio e gli effetti sulle pensioni pagate all’estero”, presentato lunedì 4 luglio 2022 a Roma durante il convegno “Italia, pensioni e mobilità: storie di partenze e di ritorni” promosso da Inps e Fondazione Migrantes.
Di 326mila pensioni totali, 183mila, cioè il 56,1% viene pagata in Europa; il 22,8% in America Settentrionale; il 10,7% in Australia, l’8,1% in America meridionale; l’1,2% in Africa, lo 0,6% in Asia e lo 0,5% in America centrale.
Quanto alle pensioni che arrivano da altri Paesi, al primo posto c’è la Germania che da sola versa all’Italia 1,1 miliardi di euro (dati 2019), seguita da Svizzera (ma con il secondo pilastro che non transita attraverso l’Inps” sarebbe la Confederazione il paese a pagare più pensioni), Francia e Canada.
Il 50% delle pensioni pagate dalle Germania va in sole 4 regioni: Sicilia, Puglia, Campania e Calabria. Insomma, a seguire il filo delle pensioni si ripercorre la storia migratoria del nostro Paese.