Martedì 16 aprile, presso la sede della SAIG a Ginevra, si è svolta la prima delle due conferenze previste per il 2024 organizzate dalla SAIG in collaborazione con il Patronato ITAL-UIL sede di Ginevra. L’incontro, che ha visto anche la partecipazione dell’Avvocato Alessandra Testaguzza, ha affrontato alcuni aspetti della Riforma AVS21 entrata in vigore il 1° gennaio scorso oltre che dei problemi legati alla gestione di conti, investimenti e abitazioni in Italia, in particolare per le persone anziane.
Il Coordinatore SAIG Carmelo Vaccaro ha dato il benvenuto ai presenti insieme dal Presidente e dal Coordinatore del Patronato ITAL-UIL Svizzera, Mariano Franzin e Angelo Di Lucci. Hanno ricordato l’importanza di queste serate informative, a cui sia il Patronato ITAL-UIL, sia la SAIG tengono particolarmente, ricordando il partenariato che da due anni ormai lega la SAIG all’ITAL-UIL ufficialmente.
Gabriele Picco, dell’ITAL-UIL Ginevra, ha accennato all’approvazione dell’iniziativa popolare che ha portato all’introduzione, a partire dal 2026, di una tredicesima mensilità per i titolari di rendita di vecchiaia dell’AVS. Ha poi parlato delle novità introdotte con l’entrata in vigore della Riforma AVS21 per quanto riguarda le maggiori possibilità di accedere in modo più flessibile al pensionamento. In particolare, la facoltà di anticipare la percezione della rendita AVS, è ora disponibile per singolo mese, e non più solo di uno o due anni interi, con la possibilità di optare per l’anticipo o il rinvio anche solo di una parte della rendita.
Le donne della cosiddetta generazione transitoria, ovvero coloro che sono nate tra il 1961 e il 1969 e che subiranno in tutto o in parte l’aumento a 65 anni dell’età di pensionamento delle donne, potranno tuttavia beneficiare di alcune misure di compensazione, vale a dire l’applicazione di aliquote di riduzione preferenziali in caso di anticipo del pensionamento, la possibilità di anticipare il pensionamento a partire da 62 anni e il riconoscimento di un supplemento sulla rendita AVS se aspettano la loro nuova età di riferimento.
Nella seconda parte della conferenza, Grazia Tredanari, responsabile dell’ITAL-UIL Ginevra, ha cominciato col ricordare che, per i residenti in Svizzera, vige l’obbligo di dichiarare al fisco del Paese di residenza anche tutti gli elementi di reddito (pensioni) e di sostanza (patrimonio) provenienti o detenuti all’estero, compresi conti, libretti buoni fruttiferi o immobili.
La difficoltà, soprattutto per le persone anziane, di procurarsi ogni anno i documenti relativi agli elementi di patrimonio in Italia o in altri paesi esteri per la dichiarazione dei redditi svizzera dovrebbe far riflettere sull’opportunità di semplificare per quanto possibile la propria situazione, chiudendo per tempo rapporti bancari o postali non strettamente necessari e donando o vendendo beni immobili di cui non si ha necessità o di cui si posseggono solo quote.
I beni immobili in particolare richiedono tra l’altro ogni anno alcuni adempimenti, come pagamento di imposte (IMU/TARI) e utenze, ciò crea ulteriori complicazioni ai proprietari. Questi beni possono determinare tra l’altro penalizzazioni o esclusione anche all’accesso alle prestazioni assistenziali svizzere come le prestazioni complementari SPC, sia al momento del pensionamento, sia in caso di ingresso in una residenza per anziani (EMS).
Alcune persone vengono penalizzate, mentre altre, per effetto dell’ultima riforma delle prestazioni complementari, sono del tutto escluse dall’aiuto anche in caso di ingresso in EMS (se si superano i 100’000 o 200’000 fr di fortune). Altro punto nodale, è il corretto accatastamento in caso dei beni immobiliari e nel caso vi fossero discrepanze è necessario regolarizzarle rapidamente per evitare problemi in caso di vendita/donazione/successione.
L’Avv. Alessandra Testaguzza, del Foro di Roma e di Ginevra, ha particolarmente insistito sulla difficoltà nel risolvere i problemi legati agli immobili e ai rapporti finanziari in Italia soprattutto quando la persona si trova in situazione di difficoltà a causa dell’età o di una malattia, con l’impossibilità di firmare, oppure se si trova nell’urgenza di sbrogliare situazioni complesse come ad esempio l’entrata in un EMS con l’impellenza di dover ricevere l’aiuto economico da parte del Cantone.
I figli e i nipoti si troveranno confrontati in difficoltà dovendo spesso ereditare beni all’estero di cui non sanno nulla o ai quali non sono interessati. I rapporti finanziari con le Poste italiane sono poi forse quelli più problematici da liquidare, ancor più in presenza del decesso del titolare. Il consiglio è pertanto quello di semplificare la propria posizione patrimoniale e, per i beni esteri che si sceglie di conservare, è opportuno informare per tempo i propri eredi facendo anche una procura a favore di un familiare di fiducia in modo che possa occuparsene più facilmente qualora sorgesse un problema di salute.
L’avv. Testaguzza ha invitato gli astanti a rivolgersi ad un professionista per fare scelte oculate per sé e per i propri eredi redigendo magari un testamento per esprimere la propria volontà su una diversa distribuzione dei propri averi agli eredi.
La serata informativa si è conclusa con varie domande dei presenti e con un apritivo finale. È stato rinnovato l’invito a partecipare il 04 ottobre alla prossima conferenza curata dal Patronato ITAL-UIL e alle future manifestazioni organizzate o coordinate dalla SAIG.
Grazia Tredanari