Premio per ricercatori e “startupper” all’estero

farnesinaIstituito nel 2016 il premio sarà assegnato quest’anno nella Conferenza degli Addetti Scientifici 2019 alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha istituito nel 2016 un riconoscimento rivolto a ricercatori e “startupper” italiani all’estero per premiare coloro che si sono distinti maggiormente nei diversi ambiti di attività. Si tratta di una medaglia incisa e un certificato del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. La premiazione, che si articola in due categorie, “Italian Bilateral Scientific Cooperation Award” e “L’innovazione che parla italiano”, avverrà in occasione della Conferenza degli Addetti Scientifici e Spaziali che si svolgerà’ alla Farnesina nei primi mesi del 2019.

Una medaglia incisa e un certificato
Il primo, “Premio bilaterale di cooperazione scientifica italiana”, sarà assegnato a un eminente scienziato italiano che nel 2018, nell’esecuzione delle sue ricerche all’estero, ha dato un notevole contributo al progresso di scienza e tecnologia, migliorando così le relazioni S & T in Italia con l’estero e con le organizzazioni internazionali.
Il secondo, “L’Innovazione che parla italiano”, è un riconoscimento dell’alto valore innovativo di Startup Tecnologiche che operano all’estero e fondate da cittadini italiani.
Al concorso potranno partecipare ricercatori e soci fondatori di Startup che operino in uno dei seguenti Paesi Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Rep. di Corea, Danimarca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, India, Israele, Lituania, Messico, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Serbia, Singapore, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, USA, e Vietnam.

I vincitori 2018: Eleonora Troìa e Nello Mainolfi
L’anno scorso hanno vinto la giovane ricercatrice italiana Eleonora Troìa e il fondatore di una start up medica all’estero Nello Mainolfi.
Troìa, ricercatrice della Nasa, è stata premiata in relazione alla scoperta dei raggi X nell’ambito dell’esperimento sul nuovo segnale gravitazionale dello scorso 17 agosto durante il quale gli astronomi hanno potuto vedere per la prima volta l’universo sia attraverso le onde gravitazionali, sia attraverso la luce.
Nello Mainolfi, 39 anni e una laurea in chimica farmaceutica all’Università Federico II di Napoli, è stato premiato per la sua start up fondata a Cambridge, negli Stati Uniti, allo scopo di risolvere problemi nell’ambito delle terapie per malati gravi finora incurabili.

Le candidature dovranno pervenire alle proprie ambasciate di riferimento entro e non oltre l’8 febbraio 2019.

Per consultare il bando, i requisiti di ammissione e presentare la domada clicca i seguenti link:
Ricercatori: “Italian Bilateral Scientific Cooperation Award”
– Startupper:- “L’innovazione che parla italiano” “L’innovazione che parla italiano”