Nelle sale svizzere “Lockdown all’italiana”

Da questa sera, nei cinema della Svizzera tedesca, l’ultimo di Enrico Vanzina uscito appena il 15 ottobre 2020 (il 30 ottobre in Ticino). Rappresenta uno spaccato ironico del lockdown in Italia a marzo.

È il primo film italiano di finzione girato dopo la fine del primo lockdown imposto per contrastare la diffusione del COVID-19 ad uscire al cinema. Ora è arrivato il lockdown a colori. La politica italiana deve sempre ricorrere alla fantasia.

Il film rappresenta l’esordio alla regia di Vanzina in seguito alla morte del fratello Carlo, col quale aveva stretto un sodalizio artistico (il primo da sceneggiatore, il secondo da regista e co-sceneggiatore) conclusosi col precedente “Caccia al tesoro”.

Nella commedia italiana le corna tra marito e moglie è ricorrente. La moglie di Giovanni, il protagonista, scopre che la tradisce con una ragazza di nome Tamara. Anche il fidanzato di Tamara scopre il tradimento.

Quando entrambe le coppie stanno per separarsi, arriva il primo decreto con il lockdown che li costringe a restare in casa in una sorta di quarantena forzata. E così imparano a convivere tra bugie e finzioni.

Appena pubblicato il poster e il trailer sul web, sono scoppiate le polemiche sulle miserie umani degli italiani e sul fatto di avere ironizzato su una tragedia sociale. Ma è un film, o meglio, una commedia.