Mava, dal funk alla musica R&B

mavaIntervista con il cantautore salentino: “Sono arrivato qui”, dopo il premio SIAE, un nuovo singolo per Mava (Matteo Avantaggiato). L’artista pensa ad un album e a buttarsi in studio e nelle piazze d’Italia. Ph. Chiara Sardelli (foto copertina di Valerio di Girolamo)

Sono arrivato qui” è il nuovo singolo di MAVA (Matteo Avantaggiato), in radio e negli stores digitali dal 9 aprile, dopo il successo ottenuto con “Stereotipo” (premio SIAE miglior testo al Calabria Fest del 2019). Il brano sottolinea un background cantautorale contaminato dal funk e dalla musica R&B, da cui MAVA è partito e a cui ora ritorna.  Il video, passato in anteprima su Radio Bruno Brescia venerdì 16 aprile, è ora disponibile su YouTube

Questo singolo rappresenta un cambiamento rispetto al precedente “Stereotipo”, come è nato?
Tutto è partito in modo inaspettato con la richiesta da parte di uno dei ragazzi della produzione di scrivere un testo su di una base musicale, della durata di circa 1 minuto, perché in quel periodo lavorava alla pubblicazione di alcuni video tutorial su tecniche di home recording all’interno di una community online per musicisti.

Il risultato ci aveva sorpreso positivamente, quindi abbiamo deciso di modificare l’idea di partenza, produrre quello che ora è ‘’Sono arrivato qui’’: questo ha segnato l’inizio di una proficua collaborazione.

È cambiato quindi il team di lavoro, “Sono arrivato qui” è un pezzo strutturalmente e musicalmente atipico in alcune scelte, distante da logiche commerciali e ricco di influenze funky-jazz. Insieme ad Abacusweb, con cui collaboro da tanti anni, è iniziata anche la collaborazione con una nuova etichetta discografica, PMS Studio, un connubio di cui sono molto felice.

Come è nata l’idea del video?
Mi sono affidato ai ragazzi di ICEBERG, che ho conosciuto attraverso i loro lavori e reputo talentuosi: da loro l’idea di simulare una riproduzione del videoclip su una pellicola di un vecchio film e utilizzare alcuni elementi distintivi degli anni Settanta/Ottanta come la mitica Citroen DS per esempio (che ho anche avuto il piacere di guidare!).

Con chi faresti un duetto?
La risposta è difficile…sarebbe un bellissimo sogno poter collaborare con Ghemon o con i Negramaro (con cui sono conterraneo), anche solo nella scrittura di un brano; mi piace molto Ermal Meta e Diodato se penso alla musica d’autore. Un duetto con una donna sarebbe più difficile scegliere perché me ne piacciono tantissime, tutte con un timbro riconoscibile e inconfondibile: Carmen Consoli, Levante, Dolcenera, Noemi, Ginevra…

I tuoi prossimi progetti?
Voglio pubblicare un album! Ho i brani che mi rispecchiano e sono contento, come se fossi più maturo rispetto al passato e avessi messo a fuoco bene me stesso. Voglio suonare in giro e buttarmi in studio a registrare le nuove idee … insomma respirare quella musica nell’aria che oggi manca.

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