L’Italia pensa al rinvio del referendum!

referendum_2020 Ancora altre misure drastiche del governo italiano per combattere il Coronavirus. Piano di quattro miliardi di euro per i settori più colpiti della crisi. Giovedì si decide sulla data del Referendum costituzionale.

L’Italia stretta nella morsa del Coronavirus si trova ad affrontare anche le gravi ripercussioni economiche e politiche. Molte compagnie aeree internazionali hanno bloccato i voli da e per l’Italia. I primi effetti drammatici si vedono nel turismo. E le aziende della Lombardia e del Veneto si trovano nel pieno di una crisi produttiva.

Ecco allora la decisione immediata del Governo di stanziare 3,6 miliardi di euro per fronteggiare i primi segnali di crisi che investe molti settori dell’economia italiana.

E si pensa inoltre di rinviare per ragioni di sicurezza il Referendum costituzionale previsto il prossimo 29 marzo. Il voto sul taglio dei parlamentari da 945 a 600 può aspettare? Non ha senso mettere in moto l’organizzazione per il voto se poi non si svolgerà.

Con il Coronavirus che si sta allargando a quasi tutte le regioni italiane, molti cittadini non saranno in condizione di recarsi al voto e tanti altri decideranno autonomamente di non recarsi ai seggi per non rischiare contagi. Le stesse ordinanze regionali che limitano gli assembramenti di persone impediscono di fatto lo svolgimento di assemblee nel corso della campagna referendaria.

Giovedì il Governo comunicherà la data del voto. Lo ha annunciato il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme Federico D’Incà: “Per ora è confermato ma questa è la settimana per decidere se confermarlo o spostarlo a maggio insieme alle regionali. Decidiamo entro giovedì. Certo si deve dare la possibilità che ci sia campagna informativa dovunque, anche nelle zone rosse”.