A Storo (Trento) dal 5 a 7 luglio, a Crosia (Cosenza) 19-21 luglio, a Tortoreto (Teramo) il 21 luglio, a Tarzo (Treviso) dal 20 luglio al 4 agosto, a Donori (Cagliari) il 27 luglio, a Partanna (Trapani) il 2 agosto, a Groppovisdomo (Piacenza) 10 e 11 agosto, ad Arpino (Frosinone) martedì 13 agosto. Come ogni anno, le “Piccole Italie” celebrano i propri emigrati.
In tanti paesini e cittadine d’Italia, dal Sud al Nord, in estate si svolgono le feste degli emigrati. Alcuni coniano addirittura nuovi termini e nuovi verbi per dare rilievo alle iniziative che organizzano.
È il caso del “Piccolo Festival delle Spartenze” che si è chiuso ieri a Paludi (Cosenza). È guidato anche da un direttore: Giuseppe Sommario, docente e ricercatore, impegnato da anni sulle comunità calabresi d’Argentina e del Canada.
A Giovinazzo (Bari) quest’anno, martedì 6 agosto, si inaugura la prima festa regionale degli emigrati. L’hanno chiamata “That’s amore”, come la famosa canzone di Dean Martin che celebra l’italianità oltreoceano. L’idea nasce dalla sinergia tra Comune di Giovinazzo, Regione Puglia, Pugliapromozione, Teatro Pubblico Pugliese e l’Associazione Pugliesi nel Mondo.
Sono tutti eventi che raccontano storie ed esprimono sentimenti. Invece dei tradizionali tributi a rinomati gruppi rock e pop, questi sono tributi alle “Italie” sparse nel mondo. E’ l’Italia che non vuole dimenticare i suoi cittadini partiti in cerca di lavoro e futuro.