Italia meta esclusiva del turismo luxury!

cannesEnit a ILTM Cannes (4-dicembre 2023) presenta un’Italia esclusiva tra eleganza, charme e lifestyle. Entro il 2025 il turismo di lusso crescerà più di ogni altro tipo di turismo.

L’Italia, la destinazione esclusiva per eccellenza. È questo uno dei principali risultati dello studio ENIT realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart (ottobre 2023). Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le destinazioni italiane, espressamente attratti dallo “stile di vita italiano”, che associa al Paese un’immagine di “esclusività”.

In piena espansione, il turismo di lusso italiano intercetta il grande ritorno dei viaggiatori nel 2023 e beneficia del potere finanziario degli high spender, che risentono meno degli altri viaggiatori delle incertezze geopolitiche e macroeconomiche. La politica dei prezzi applicata nel corso della stagione 2023 dalla maggior parte delle strutture ricettive italiane di alta gamma, lungi dal dirottare questa clientela, ha al contrario generato ulteriore attrazione per l’Italia, percepita come “destinazione ideale”.

A conferma di questo trend positivo, il settore turistico di alta gamma italiano tornerà all’edizione 2023 della fiera ILTM a Cannes.

La forza del turismo di lusso italiano risiede anche nella sua capacità di rinnovarsi. Nel 2024, il numero degli stabilimenti a cinque stelle – scelti in gran parte dai viaggiatori di alta gamma – salirà da 682 a 702, per arrivare a 712 nel 2025 (Fonte Thrends).

Il turismo di lusso riguarda e abbraccia tutti i settori dell’industria turistica, assorbendo il 3% del Pil nazionale, sul 6% che rappresenta il turismo in generale, o addirittura il 13% del Pil se si considerano tutte le attività economiche che ne derivano, come visite, catering, ecc. Secondo le proiezioni, entro il 2025 (Fonte CNR-IRISS) il settore del turismo di lusso dovrebbe crescere più velocemente di qualsiasi altra tipologia di turismo.

In Italia, le strutture ricettive 4 stelle, 5 stelle e 5 stelle lusso rappresentano insieme il 21,7% del complesso degli esercizi alberghieri e sono il 3,0% in più nel 2022 sul 2021.