L’aumento del 6,3 per cento del consumo finale di energia rispetto all’anno precedente è dovuto principalmente a due fattori. Innanzitutto, l’allentamento delle restrizioni intese a combattere la pandemia di COVID-19 ha determinato un aumento generale del consumo di energia.
Secondariamente, le temperature del 2021 nettamente più rigide rispetto all’anno precedente hanno causato un aumento del consumo dei vettori energetici impiegati per riscaldare. Il numero di gradi giorno, un importante indicatore del consumo energetico a fini di riscaldamento, è aumentato del 15,3 per cento rispetto al 2020.
Aumento efficienza energetica
Si sono inoltre intensificati leggermente anche alcuni fattori che determinano, sul lungo periodo, una tendenza alla crescita dei consumi di energia: la popolazione residente permanente (+0,8%), il prodotto interno lordo (+3,7%), il parco veicoli (+1,1%) e il parco immobili (tendenza all’aumento, ma non sono ancora disponibili cifre dettagliate).
L’aumento dell’efficienza energetica e gli effetti delle sostituzioni hanno invece un effetto attenuante sulla crescita del consumo energetico. Le analisi a posteriori condotte annualmente, che verranno pubblicate nell’ottobre 2022, forniranno ulteriori spiegazioni sui fattori determinanti per l’evoluzione del consumo energetico.
Lieve aumento del consumo di carburante
L’impatto della pandemia di COVID-19 nel 2021 si è ancora manifestato soprattutto nel consumo di carburante. Le vendite di cherosene sono sì aumentate dell’11 per cento rispetto all’anno precedente, ma sono tuttora inferiori alla metà del consumo registrato nel 2019. Il consumo di benzina e diesel è aumentato complessivamente dell’1,6 per cento (benzina: +2,2%, diesel: +1,1%), attestandosi però ancora una volta a un valore inferiore del 7 per cento circa rispetto al 2019. Globalmente, i combustibili fossili rappresentano circa un terzo (29,3%) del consumo finale di energia.