Gli infortuni sul posto di lavoro sono ancora molto frequenti in Svizzera. Nel rapporto pubblicato recentemente dall’Ufficio federale di statistica si legge che “nel 2020 il 7% delle persone professionalmente attive ha avuto almeno un infortunio sul lavoro nell’arco di un anno. Analogamente al 2013, tale proporzione è particolarmente elevata tra i giovani dai 15 ai 24 anni”.
Nel 2020 si sono avuti oltre 860.000 infortuni sul lavoro e nel tempo libero. Cifra che tende ad aumentare. Secondo l’ultimo rapporto della Suva si contano ben 65 mila infortuni nel secondo trimestre del 2021, che, sommati a quelli che si sono verificati nel primo trimestre, si ha la somma di 136.084 incidenti.
Mentre gli incidenti non professionali sono stati nello stesso periodo 253 mila. Complessivamente, gli infortuni nei primi sei mesi del 2021 sono stati 399.459, compresi gli infortuni ai disoccupati. Mentre nello stesso periodo del 2020, il numero degli infortuni è stato leggermente inferiore per tutte le categorie: in totale 380.561.
Complessivamente in Svizzera il numero di morti sul lavoro o per malattia professionale è attorno ai 200 casi all’anno. Un numero che da un decennio non accenna a diminuire.
Più complessa è la ricaduta negativa del lavoro su determinati lavoratori. L’Ufficio federale di statistica ha rilevato che “il 12% delle persone che nel corso della loro vita hanno esercitato un’attività professionale ha dichiarato di soffrire di problemi di salute causati o aggravati dal lavoro svolto. I dolori muscoloscheletrici sono i problemi più frequentemente riscontrati (58%), seguiti da stress depressione o ansietà (25%)”.
In Svizzera l’assicurazione contro gli infortuni è obbligatoria (AINF) e copre le prestazioni di base. Ma vi sono anche assicurazioni complementari per le imprese che vogliono prestazioni migliori per i propri dipendenti.
E per quanto riguarda cosa fare in caso di infortuni, il link dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali lo chiarisce bene.