Poiché la Svizzera non dispone di impianti per la produzione e lo stoccaggio stagionale di gas naturale, in caso di penuria, oltre alla commutazione degli impianti bicombustibili, l’unico altro fronte sul quale si può intervenire per diminuire il consumo di gas è quello della domanda.
Tali misure di gestione vincolanti vengono disposte solo in caso di penuria imminente o già sopraggiunta e servono a impedire un peggioramento della situazione in materia di approvvigionamento e a evitare che si rendano necessarie misure di più ampia portata. Le misure sono sempre limitate nel tempo e vengono revocate il prima possibile.
Appelli al risparmio, restrizioni d’uso, contingentamento
Non appena inizia a delinearsi una situazione di penuria vengono lanciati appelli al risparmio a tutti i consumatori di gas naturale. Se nonostante gli appelli al risparmio volontario si incorre comunque in una penuria, il Consiglio federale può ordinare l’interruzione delle forniture di gas per tutti gli impianti commutabili. Vista la situazione attuale, l’Esecutivo ha delegato la messa in vigore dell’apposita ordinanza al Dipartimento dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR). La commutazione degli impianti bicombustibili consente di ridurre in tempi brevi il consumo di gas del 15-20 per cento.
Tramite ordinanza si possono introdurre misure di gestione supplementari, quali restrizioni e divieti per determinati utilizzi. In Svizzera un’elevata percentuale di gas è impiegata per il riscaldamento; l’abbassamento della temperatura ambiente rappresenta pertanto un potenziale da sfruttare.
Le economie domestiche consumano il 40 per cento del gas
In Svizzera le economie domestiche consumano il 40 per cento del gas, perciò anch’esse devono essere incluse nelle misure. Beni e servizi d’importanza vitale non devono risentire troppo della penuria. Si possono predisporre divieti al consumo di gas nei settori dello sport, del tempo libero e del wellness e si può vietare l’uso di stufette a gas nelle terrazze. Limitazioni al consumo e divieti servono a evitare il contingentamento, che comporterebbe ingenti danni economici.
Se le suddette misure dovessero rivelarsi insufficienti, è possibile ridurre ulteriormente il consumo degli impianti a monocombustibile tramite contingentamento. Ne sarebbero interessati tutti i consumatori, ad eccezione dei clienti protetti (economie domestiche e servizi sociali di base come ospedali e organizzazioni di primo intervento). Le aziende colpite dal contingentamento avrebbero la possibilità di acquistare contingenti rimasti inutilizzati mediante un pool. Sarebbe così possibile contenere i danni economici.
Consultazione delle misure
Il 24 agosto 2022 il Consiglio federale ha discusso diverse varianti di misure. In virtù di una decisione di principio ha incaricato il DEFR di presentare entro il 31 agosto due progetti d’ordinanza, una sulle restrizioni e sui divieti, l’altra sul contingentamento in caso di penuria di gas. In seguito il DEFR manderà in consultazione i progetti d’ordinanza e i relativi rapporti esplicativi.
La consultazione ha lo scopo di informare tempestivamente gli attori coinvolti sui loro compiti e sui loro doveri nel caso in cui si verifichi una penuria di gas e di permettere alle cerchie interessate di presentare le loro richieste. Le ordinanze entreranno in vigore al sopraggiungere di una penuria e i progetti verranno adattati in base agli ultimi sviluppi. Regioni diverse, ad esempio, potrebbero essere interessate in misura diversa dalla scarsità di gas.